Vedano Olona, alla Rsa San Giacomo torna la festa: una cena per ritrovare insieme la normalità

Dopo gli anni difficili della pandemia, la struttura ha riaperto le porte ad anziani, famiglie e volontari. Oltre cento persone per un momento di comunità e memoria condivisa.

VEDANO OLONA – «È con grande piacere che stasera siamo qui, per riprendere insieme a voi la bellissima abitudine di aprire le porte della Rsa San Giacomo ad amici, familiari e associazioni del territorio». Con queste parole, il vicepresidente della cooperativa sociale Società Dolce, Paolo Vaccaro, ha inaugurato la cena d’autunno ospitata l’altra sera nella residenza per anziani di Vedano Olona: un evento simbolico che segna il ritorno alla piena normalità dopo gli anni difficili della pandemia.

Un momento di comunità

Oltre cento partecipanti hanno riempito la grande sala della struttura, tra ospiti, familiari, operatori e rappresentanti delle istituzioni. Presenti anche il sindaco Sergio Mina e l’assessora al welfare Maria Luisa Saligari, che hanno portato il saluto dell’amministrazione comunale.
«È un momento bellissimo e commovente – ha detto il primo cittadino – perché ho avuto mia madre in struttura e so quanto siano importanti la socializzazione e l’affetto di chi si prende cura dei nostri anziani. L’amministrazione sarà sempre a fianco dei più fragili».

Una tavolata per celebrare la vita

Gli ospiti della Rsa e degli appartamenti del complesso, di proprietà della Fondazione Pio Istituto dei Sordi di Milano, si sono seduti a una lunga tavolata decorata con fiori autunnali, mele rosse e legnetti di cannella. Atmosfera calda e accogliente, piatti curati e tanta musica hanno reso la serata una vera festa.
«Siamo felici di vedere tanta allegria e di toccare con mano la qualità dell’assistenza che vogliamo offrire ogni giorno», ha commentato Stefano Cattaneo, direttore della Fondazione.

Alla buona riuscita dell’evento hanno contribuito volontari, operatori sociosanitari, educatori e coordinatori, impegnati a servire ai tavoli, versare il vino e soprattutto condividere sorrisi e canti.

Il valore dei legami

«Siamo tornati alla normalità – ha aggiunto Vaccaro – ma vogliamo fare un passo in più: aprire la Rsa al territorio, ai familiari, ai volontari e agli amici. Perché sentirsi parte della propria comunità è la cura più preziosa per i nostri ospiti».

E a chiudere la serata, un momento di dolce nostalgia: Maria, 98 anni, elegante in abito bluette e collana di perle, mentre viene accompagnata in camera, sorride e dice:

«Che bella serata! Mi ha ricordato il mio povero marito. Il sabato andavamo sempre a cena fuori… stasera mi è sembrato di essere ancora con lui».

Una frase semplice, ma capace di racchiudere l’essenza della serata: la forza dei ricordi, la gioia di sentirsi ancora parte della vita.