SARONNO Chi più di un pendolare provato da una giornata di lavoro e da un tragitto in treni pigiato tra gli altri viaggiatori ha bisogno di distendersi e rilassarsi magari anche facendosi uno spinello? Deve essere il ragionamento che ha fatto il 27enne egiziano fermato l’altro giorno dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile nel sottopassaggio dello scalo ferroviario di piazza Cadorna. Proprio come gli esperti di marketing suggeriscono a negozianti e venditori porta a porta l’uomo ha deciso di specializzarsi individuando una “clientela tipo” e andando a proporgli la propria merce, qualche grammo di hashish, direttamente al loro arrivo in stazione.
Così lo straniero iniziava la propria attività verso le 17: si posizionava sulle banchine dei treni ed avvicinava manager rampanti, stanchi impiegati e giovani studenti universitari accompagnandoli fin nel sottopassaggio. Una breve contrattazione, un rapido passaggio di soldi e droga ed il pendolare arrivava in auto o all’autobus con la propria dose di hashish in tasca.
Un’attività che è stata bruscamente interrotta dai carabinieri che l’altro giorno, grazie ad un’operazione con personale in borghese, ha sorpreso lo straniero al lavoro. Mentre attraversano il sottopassaggio per effettuare un controllo sulle banchine i militari hanno notato la mano dell’egiziano stringere quella di un 57enne di Turate e poi
infilare 10 euro in tasca. Intuendo che era appena stata pagata e consegnata una dose i carabinieri sono entrati in azione bloccando sia lo straniero e sia il cliente. Il comasco, che era appena sceso dal treno, ha spiegato di aver acquistato una dose di hashish per prepararsi uno spinello.
I militari hanno subito perquisito l’egiziano: addosso aveva solo 1,5 grammi di hashish sintomo che nonostante fosse da poco passate le 18 lo straniero aveva già concluso diversi affari. In comando grazie alle pratiche di fotosegnalazione i militari sono risaliti alla vera identità dello straniero: era già la terza volta che veniva fermato dai carabinieri e in passato aveva non sono modificato il proprio nome e la propria data di nascita ma aveva anche “cambiato” nazionalità spacciandosi per palestinese.
f.tonghini
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