Truffatori telematici seriali: incassavano il denaro dopo aver venduto in rete auto e moto e poi sparivano. Tre uomini (tra cui padre e figlio) sono stati denunciati con l’accusa di truffa e appropriazione indebita dalla polizia di Luino, che ha anche denunciato una quarta persona per favoreggiamento (la moglie moldava di uno dei truffatori). Gli investigatori hanno sequestrato cinque conti correnti con una cifra di 22mila euro, computer, telefoni cellulari e targhe inglesi. L’inchiesta è partita dalla denuncia di un Luinese di 42 anni che nel 2013 aveva acquistato su un sito internet una moto Harley Davidson che risultava custodita in un’officina a Merate, pagandola 17mila euro. Incassata la somma i titolari dell’officina, padre e figlio, sono spariti dalla circolazione e
la stessa moto è stata messa in vendita altre cinque volte su internet con l’aiuto di un complice. La moto era stata venduta anche sul mercato estero per un valore di 27mila sterline. Gli indagati avrebbero cercato di vendere online anche un’auto, fornendo sempre nomi e numeri di telefono diversi. I poliziotti hanno eseguito numerose perquisizioni anche in provincia di Novara, arrivando anche alla società fittizia costituita in provincia di Bergamo sempre per giostrare la compravendita di mezzi fantasma: ai compratori, addirittura, per un periodo venivano inviate foto a testimonianza dell’avanzamento lavori delle modifiche richieste per piacere personale ai mezzi dagli ignari truffati. Incassata la somma però sparivano foto e venditori: l’officina di Merate era stata addirittura smantellata in una notte.
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