Ventidue intossicati a SaronnoColpa del riso con i gamberi

SARONNO Una cena di famiglia, allargata probabilmente a parenti e connazionali, finita in ospedale con una diagnosi che lascerebbe ben pochi margini di dubbio: intossicazione alimentare.È capitato sabato sera a Saronno quando ben ventidue persone, tutte originarie dell’Ecuador, hanno accusato i sintomi più classici della gastroenterite dopo aver preso parte a una cena a base di riso con gamberetti e pollo. Una riunione tra

ecuadoregni organizzata in un appartamento privato di via Volta, a Saronno e iniziata in tutta tranquillità; salvo poi tramutarsi, poco dopo la mezzanotte, in una corsa di massa all’ospedale cittadino, di Tradate, Busto Arsizio, Legnano, Bollate, Garbagnate e al Sacco di Milano, dove alcuni degli stranieri sofferenti sono stati dirottati in ultima istanza dal 118 di Milano, subissato di chiamate di tenore pressoché identico.

<+G_TITOLINI>ACQUISTI in via sarpi
<+G_TONDO>E proprio ai clinici che li hanno presi in cura, insieme ai carabinieri della compagnia saronnese, è toccato ricostruire l’origine dell’intossicazione: quasi certamente la famosa cena di gruppo. E gli alimenti finiti nei piatti di adulti e bambini (dai 9 ai 14 anni), ricoverati in ospedale, il riso con i gamberi e il pollo. Immediato l’allarme lanciato al Nucleo anti sofisticazione dei carabinieri di Milano e all’Asl della provincia di Varese che ha immediatamente provveduto a prelevare campioni degli alimenti per stabilirne eventuali anomalie, dalla cattiva conservazione alla vendita nonostante la scadenza. Al momento, l’unica cosa certa è che sono stati acquistati tutti in un negozio di viale Montello a Milano, direttrice che fa parte a pieno titolo del «comparto» commerciale cinese di via Paolo Sarpi.

<+G_TITOLINI>ISPEZIONI INARRIVO<+G_TONDO>Questa mattina l’attività sarà ispezionata dai Nas dei carabinieri che, contestualmente, attendono di conoscere l’esito delle indagini di laboratorio condotte dall’Asl per stabilire eventuali responsabilità. Intanto, lo stato di salute delle ventidue persone intossicate non desta preoccupazione. I dodici che si sono rivolti all’ospedale di Saronno sono già stati dimessi, con l’eccezione dei quattro minori che sono stati trattenuti in osservazione

nel reparto di pediatria. Una procedura precauzionale, anche per monitorare la disidratazione causata dalla gastroenterite. Di loro si sa che risultano residenti perlopiù in città, salvo qualche eccezione che riconduce il domicilio all’hinterland milanese. Ed ecco spiegato il ricorso agli ospedali di Legnano, Bollate e Garbagnate dove, peraltro, sono stati condotti al 118 per evitare di mandare in tilt la struttura sanitaria saronnese.

s.bartolini

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