«Vergognosa la protesta davanti al teatro Nuovo»

VARESE Dopo la protesta davanti al Nuovo, che ha movimentato l’inizio dello spettacolo “Il resto è silenzio” – dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino – non si placano le polemiche.La regista Serena Nardi, accusata da alcuni ex alunni, non ci sta e replica: «Dal palco ho minimizzato- chiarisce – ma i ragazzi hanno i loro pesanti torti».Nardi giudica «vergognosa» la manifestazione che ha accolto gli spettatori all’ingresso del teatro giovedì sera. «Quello è stato l’ultimo tentativo di boicottare lo spettacolo da parte di un gruppo ben preciso di alunni. Tra loro c’è stato chi per mesi si è presentato senza mai sapere la propria parte, con conseguenti effetti negativi sullo spettacolo in generale. Senza contare le email minacciose che ho ricevuto».Dopo l’ultima contestazione durante le

lezioni, dice Serena Nardi, «ho mandato un’email chiedendo semplicemente a chi non credeva nello spettacolo di andarsene, per lasciare lavorare in serenità gli altri. Dopo tre giorni di silenzio – continua Nardi – con l’avvicinarsi della data fissata per la rappresentazione, ho dovuto chiamare alcuni dei miei ex allievi, e rimettere insieme lo spettacolo in pochi giorni, con tutte le difficoltà del caso». Nonostante le contestazioni e i problemi, comunque, lo spettacolo è stato apprezzato e applaudito. «Quello che mi fa male è anche la mancanza di rispetto per un tema importante come quello trattato dal testo – conclude la regista – che parlava della vita di due personaggi esemplari come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un atteggiamento, quello dei contastatori, che si commenta da solo».

s.bartolini

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