Verso le elezioni di domani. Alle urne col cane? Il Ministero non lo vieta, ma… Il parere dell’OIPA

Domani e dopodomani le attesissime elezioni elettorali regionali, ma una domanda frequente degli elettori è, Fido può entrare al seggio elettorale? (foto generica d'archivio)

MILANO – Tutti col fiato sospeso per l’esito della prossima tornata elettorale regionale. Urne aperte al voto dalle 7 alle 23 di domani, domenica 12 febbraio, e dalle 7 alle 15, lunedì 13 febbraio,. Si vota in tutta la Regione Lombardia per l’elezione del presidente e il rinnovo del Consiglio regionale.

Una volta al seggio entravano presunti accompagnatori e bambini, ma si sa le cose dagli anni Cinquanta a oggi sono cambiate. Come siamo cambiati noi e le nostre abitudini. Ora andare al seggio con il cane potrebbe essere un fenomeni più frequente di quanto non si possa immaginare. E quindi la domanda sorge spontanea, è lecito farlo?

A rispondere al quesito è l’OIPA, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali che ricorda come per il Ministero dell’Interno non ci sono prescrizioni che vietano all’elettore di essere accompagnato dal proprio cane, ma ricorda come sia invero il presidente del seggio a decidere se ammettere o meno il pelosetto e miglior amico dell’uomo.

Sta di fatto che per i cani guida, accompagnatori delle persone non vedenti, non può sussistere alcun divieto o limitazione neanche da parte del presidente di seggio. Si raccomanda tuttavia agli utenti di accedere al seggio con il cane al guinzaglio e senza “lunghina”, e preferibilmente anche con la museruola.

Le parole del legale dell’OIPA, avvocato Claudia Taccani

Teniamo presente che possono sussistere motivi particolari, si spera veritieri, per i quali il presidente di seggio può vietare l’accesso al cane; per esempio, la presenza al seggio di persone fobiche o che possono avere reazioni allergiche alla presenza dei cani. In casi come questi è necessario bilanciare gli interessi e garantire il diritto al voto, sempre rispettando l’animale la cui tutela, ricordiamolo, è prevista dall’articolo 9 della Costituzione.