Via antenne e condizionatori E guai a usare tavolini «cafoni»

VARESE Arredo urbano «in stile e colori coerenti con i caratteri architettonici del contesto edilizio». E niente antenne o condizionatori sulle facciate dei palazzi. Il nuovo regolamento per il decoro urbano e l’igiene ambientale fa già discutere. È stato pubblicato sul sito del Comune e sarà a disposizione dei varesini per le osservazioni fino al primo febbraio. Dopodiché sarà approvato dal consiglio comunale all’unanimità, visto che il regolamento è stato “partorito” in maniera trasversale dai diversi schieramenti. Dodici pagine discusse, controllate, riscritte in due anni di riunioni dalla commissione competente, che però destano qualche perplessità tra i destinatari delle nuove norme. Primi fra tutti, i commercianti e gli esercenti dei locali cittadini.Le disposizioni in materia di decoro urbano, per esempio, non sono molto chiare. Non si capisce cioè, in base a quale «gusto» possano essere valutate le scelte ornamentali e degli arredi che gli esercenti compiono.

Le fioriere per la «delimitazione degli spazi pubblici occupati da esercizi commerciali – si legge nel regolamento – devono essere in materiale resistente, colori omogenei ed uniformi, opportunamente piantumate con essenze arboree adeguatamente curate». E gli arredi esterni (tavolini, sedie, ombrelloni e lampioni) degli esercizi commerciali devono essere «in stile e colori coerenti con i caratteri architettonici del contesto edilizio». Vietati i «manufatti di scarsa qualità materiale ed estetica o di colori sgargianti, abbaglianti o riportanti scritte diverse dalla titolarità dell’esercizio medesimo». Stesso discorso vale per le facciate dei palazzi e delle case. Secondo il nuovo regolamento non si potranno installare «impianti di condizionamento sui prospetti principali e sulle facciate degli edifici visibili dalla pubblica via». E sono vietate anche le installazioni di «apparati di ricezione radiotelevisiva su balconi, terrazzi non di copertura, comignoli, giardini, cortili e sui lati esterni delle pareti perimetrali degli edifici».

s.bartolini

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