Via libera ai lavori all’ex Malerba. È stato firmato ieri il permesso di costruire, quindi nei prossimi giorni verrà posata la prima pietra del nuovo supermercato Esselunga che sorgerà in viale Europa e delle opere di compensazione da 9 milioni di euro.
Con la delibera di giunta di martedì il comune ha rilasciato al colosso della grande distribuzione l’autorizzazione paesaggistica e ieri il via libera è arrivato anche per dare inizio ai lavori di riqualificazione e recupero del complesso ex Malerba.
Il nuovo supermercato avrà più o meno le stesse dimensioni di quello a Masnago, mentre l’intera area adibita a commerciale sarò di oltre 8 mila metri quadri, distribuiti su tre piani.
A cui si aggiungeranno un grande parcheggio multipiano ad uso della clientela e non solo, con 670 posti auto, e uno a raso che sarà nella disponibilità del comune di circa 1200 metri quadri.
Nella convenzione firmata con il comune di Varese sono previste anche le opere che il privato dovrà realizzare «e che sono vincolanti per l’apertura al pubblico degli spazi commerciali», specifica l’assessore all’Urbanistica, Andrea Civati. Si tratta di tre rotatorie, la principale all’incrocio tra via Gasparotto e viale Europa, davanti quindi all’ex Malerba; la nuova uscita autostradale; il sottopasso e l’illuminazione pubblica.
Il tutto per un valore stimato in circa 9 milioni di euro. Opere importantissime per la viabilità
cittadina, a cominciare dal un nuovo raccordo che consentirà a chi proviene da Largo Flaiano in direzione autostrada, di poter svoltare a destra, per uscire sulla nuova rotonda che conduce alla via Gasparotto.
Lo stesso si potrà fare per chi proviene da Milano: l’automobilista potrà uscire, a destra, svoltando nel nuovo raccordo e terminare così la sua corsa alla rotonda che conduce alla via Gasparotto, invece di arrivare fino a Largo Flaiano.
L’ingresso in autostrada, invece, si dovrà effettuare sempre allo stesso modo: o immettersi da Largo Flaiano, o da via Gasparotto, transitando sotto il ponte della strada che conduce a Gazzada Schianno.
È stata stralciata invece l’ipotesi di realizzare la famosa, quanto costosa e contestata, bretella Gasparotto-Borri, «che non è più prevista dalla convenzione – ricorda l’assessore Civati -, e che era già stata tolta dalle precedenti negoziazioni tra il comune ed Esselunga».
Esselunga dovrà poi versare gli oneri di urbanizzazione, per oltre un milione di euro. Soldoni che rappresentano una boccata di ossigeno per il bilancio di Palazzo Estense e che consentiranno all’amministrazione di dare il via ad un’altra serie di opere pubbliche, tra quelle inserite nel programma della giunta.
La convenzione con il comune è stata sottoscritta il 20 luglio, data di rifermo per far scattare i sei anni che Esselunga ha come tempo limite per realizzare le opere. Se ciò non avverrà, Palazzo Estense potrà tenersi la fideiussione.