Via Carlo Noé, gli spartitraffico pedonali arriveranno a primavera. Niente da fare, invece, per la rotonda all’incrocio con via Padre Lega. Così l’assessore ai Lavori pubblici dopo gli ultimi incidenti che si sono verificati lungo questa arteria.
Sinistri che fortunatamente non hanno avuto gravi conseguenze, ma che hanno fatto discutere i social network. È qui infatti che molte persone che si sono trovate a passare in questi giorni in via Carlo Noè ed hanno assistito agli incidenti, informando i concittadini attraverso Facebook.
Molti dei sinistri sono avvenuti all’altezza del rondò noto a tutti come la rotonda del K2, dal nome del bar che affaccia sulla strada. Rotatoria della quale si discute da anni: nel 2010, prima dell’apertura di quello che all’epoca si chiamava Marco Polo-Express, l’allora assessore all’Urbanistica prometteva un intervento per ricalibrare la rotonda.
Operazione che non è stata eseguita dalla giunta di centrodestra e che sembra non essere nemmeno nei piani di quella di centrosinistra. E che pure avrebbe la sua importanza, specie ora che in via Carlo Noè hanno aperto altri due punti vendita, sempre nel comparto che ospita il negozio di elettrodomestici.
«Indubbiamente qualche problema questi tre supermercati lo creeranno, il numero di persone sarà maggiore, ma prima valutiamo l’impatto», afferma però l’assessore ai Lavori pubblici Danilo Barban. Che esclude un intervento sulla rotatoria. «Il problema», afferma, «è che il passaggio è troppo stretto. Mettere mano ad una rotonda non è un lavoro da poco, bisogna rivedere gli spazi laterali». E non sempre i terreni sui quali andrebbe ad insistere il manufatto sono di proprietà del comune.
C’è poi il discorso economico. «Per il prossimo anno abbiamo stanziato mezzo milione per intervenire sulla Mornera», altra arteria che ha bisogno di manutenzione. E in tempi di coperte cortissime o si interviene da una parte o dal’altra. Per il 2015, dunque, l’impegno dell’assessorato è rivolto altrove.
O quasi. Sì, perché in via Carlo Noè c’è ancora da spendere gli ultimi euro di un finanziamento regionale per la messa in sicurezza delle strade cittadine. Contributo che ha finanziato i semafori a chiamata pedonale lungo quest’arteria e sulla tangenzialina, oltre che le strisce pedonali che “brillano” al buio.
All’appello mancano gli spartitraffico centrali da inserire tra le corsie sulle strisce pedonali. Annunciati due anni fa dall’ex assessore , ancora non si vedono. Ma il suo successore promette: «li faremo in primavera». Chissà che sia la volta buona.