– Più del degrado umano in piazza Garibaldi, preoccupano i furti nelle abitazioni: è questo il principale problema di sicurezza della città, stando a quanto emerso dall’ultima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Varese .
Intanto l’assessore alla Sicurezza conferma il no a manganelli e spray al peperoncino: «Non ci è consentito metterli a disposizione degli agenti». E La Voce della Città rilancia: «Noi multati per uno striscione, ma in piazza Garibaldi i vandali possono fare quello che vogliono».
Non si placano le polemiche sul caso della sicurezza in centro. Nell’ultima seduta della commissione, in cui è stata discussa la mozione “tolleranza zero” presentata da alcuni consiglieri di Forza Italia e Lega Nord, per chiedere al Comune di dotare gli agenti di Polizia locale di sfollagente e spray urticante, l’assessore alla partita Claudio Fantinati ha ribadito che la situazione in piazza Garibaldi e nelle zone centrali non è fuori controllo, anche se è stata ribadita la richiesta alle forze dell’ordine di «tenere alta la guardia» come stanno già facendo, in linea con il potenziamento del presidio di polizia locale già deciso dalla giunta.
Confermato invece il no, «già esplicitato dal ministero su richiesta fatta dal comandante », alla possibilità di dotare di strumenti come manganelli e spray.Mentre la vera preoccupazione emersa al tavolo del comitato per l’ordine e la sicurezza riguarda l’incremento dei furti in abitazione. A Busto i dati su questo fronte sono superiori a quelli
di Varese e delle altre grandi città del territorio, in controtendenza rispetto ad un calo del numero di crimini, che è in linea con le statistiche provinciali. Non ci sta La Voce della Città, il movimento civico guidato da che da tempo batte il chiodo sulla «mancanza di sicurezza» che si percepisce in città.
«Il presidente del consiglio ci ha ricordato che il regolamento di polizia urbana prevede che si sanzioni chi si siede ai bordi della fontana di piazza Garibaldi o sul monumento ai Caduti di piazza Trento e Trieste – attacca Porfidio – Mi chiedo quante di queste sanzioni siano state comminate, visto che l’impressione che hanno tutti coloro che frequentano le due piazze è di una totale assenza di controlli su queste norme, con i vandali che sono liberi di fare quello che vogliono a tutte le ore».
«Invece – osserva – al sottoscritto è bastato appendere uno striscione alla cancellata di un edificio privato come la caserma dei carabinieri per essere tempestivamente multato. La tolleranza zero a Busto Arsizio evidentemente c’è solo in una direzione».