16 Mar 2013
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Varese – La MC-Carnaghi Villa Cortese vince al tie break il derby con la Unendo Yamamay Busto Arsizio e vola in finale di Coppa Italia.
Villa incontrerà domani la vincente dell’altra semifinale, quella tra Foppapedretti Bergamo e Rebecchi Nordmeccanica Piacenza, che si affronteranno oggi alle 20. La finale è in programma domani alle 17, sempre al PalaWhirlpool di Varese. È la terza finale per Villa negli ultimi quattro anni. Nelle due precedenti occasioni le biancoblù hanno portato a casa la coccarda tricolore.
Villa ha avuto un miglior approccio alla gara rispetto alle farfalle. Trascinate dai punti di Klineman, le biancoblù hanno conquistato rapidamente un buon vantaggio (11-16) al secondo time out tecnico. Solo nella parte finale del set Busto (con Lloyd in campo dall’inizio) si è riavvicinata, prima di essere ricacciata indietro dagli attacchi vincenti di Malagurski e Klineman (21-25). Decisamente più equilibrato il secondo set, che vede Busto crescere rispetto alla prima frazione, anche grazie a una Kozuch più precisa rispetto alla prima fase della gara. Il punto a punto finale viene risolto dal muro di Arrighetti: 25-23. Ma la MC-Carnaghi, con un’ispirata Bosetti, fa suo il terzo set (22-25). Nella quarta frazione l’equilibrio si rompe dal 18-17 con un parziale di 4-0 a favore delle farfalle (dopo un punto cortesino molto contestato dalle biancorosse). Sul 22-18 il set prende la strada di Busto, che infatti chiude la frazione sul 25-19 (attacco vincente di Brinker). Nel frattempo, sul 14-13, Caracuta aveva rilevato Lloyd. E con Caracuta in campo Busto affronta il tie break.
Un tie break che Villa Cortese, più precisa e con una Rondon in gran spolvero (suo l’ace dell’8-12) riesce a far suo (11-15 firmato Barun ) per la gioia dei 400 tifosi biancoblù sugli spalti.
Le due squadre hanno dato spettacolo in un PalaWhirlpool gremito (4668 spettatori). Entrambe le tifoserie hanno dedicato molti cori e striscioni di incitamento per Sara Anzanello, la ex capitana della MC-Carnaghi ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano.
Francesco Inguscio
p.rossetti
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