Vince Cremona, vince Pesaro. Ora le spalle sono al muro

Nel posticipo della 5° giornata di campionato la Openjobmetis affronta Pistoia e non può sbagliare

Spalle al muro: questa sera non si può sbagliare. Vince Pesaro, vince anche Cremona: per una notte, per una giornata intera Varese resta ultima in classifica, da sola. Perdere contro Pistoia significherebbe staccarsi dal gruppo, toccare il fondo e complicare maledettamente la corsa verso la salvezza. Il morale di questa squadra, di questa società, di tutto l’ambiente che le circonda non se lo può permettere: il rischio è quello di crollare.

Si gioca Openjobmetis-The Flexx (palla a due ore 20.45) e la vigilia ha messo un carico da novanta sulla pelle sportiva di Maynor e compagni. I risultati della domenica del basket hanno infatti consegnato alla storia minima di questa stagione i passi da gigante delle due dirette concorrenti nella lotta ad evitare il posto della vergogna: Cremona domina Venezia, gioca al gatto con il topo con i lagunari ma porta a casa due punti mai in discussione nel fortino del PalaRadi; Pesaro, all’Adriatic Arena, si imbarazza al cospetto di Sassari, poi ci mette grinta, resuscita, sfrutta la stanchezza isolana (tra final eight, Champions e campionato cinque partite in dieci giorni) e vince di slancio. La classifica parla da sola: Cantù (crollo casalingo contro Capo d’Orlando) e Consultinvest 14, Vanoli 12, Openmjobemtis 10. Saprà la Varese di Attilio Caja ripetere le gesta delle avversarie e non gettare alle ortiche il servizio casalingo? Al campo la risposta, con l’aggravante psicologica derivante dal ruolino di marcia interno dei prodi bosini: tre sole vittorie in dieci partite finora a Masnago (Caserta e Brindisi nelle prime due gare stagionali sotto al Sacro Monte, Reggio Emilia all’11° giornata) ancora zero dopo il cambio di allenatore.

Fotografata la realtà nuda e cruda (sarebbe sbagliato “fare prigionieri” in un contesto simile…), il futuro prossimo va guardato ancora con ottimismo e speranza, senza deporre le armi davanti a una battaglia tutt’altro che conclusa. E, approfondendo il concetto di speranza, si deve necessariamente citare la settimana di allenamenti sostenuta dalla squadra dopo la buona amichevole di martedì contro Legnano: concentrazione, intensità, voglia, esecuzioni di gioco che hanno soddisfatto lo staff tecnico. Come tradurre in partita queste premesse? Il problema della Openjobmetis sta tutto qui. Davanti a lei ci sarà una contendente che le statistiche fanno passare come agnello sacrificale lontano dalla Toscana (un

solo successo su 9 partite) ma alla quale servirà comunque prestare massima attenzione. La formazione di Vincenzo Esposito ha una spiccata bidimensionalità personificata dall’asse trainante Petteway-Boothe (13,3 punti di media il primo, 12,7 più 5 rimbalzi il secondo): fisico, tiro, imprevedibilità negli spot di tre e quattro. Moore (10,6 punti e 5,3 assist) comanda in regia, Crosariol (9,7 punti e 5,6 rimbalzi) garantisce peso e massa sotto canestro, Magro è il suo alter ego (ma può giocare insieme a lui), Roberts (7,5 punti), alterno, è in recupero. Il roster è completato dalla coppia italiana Antonutti-Lombardi e dal playmaker inglese Okereafor, arrivato all’inizio di dicembre.

Nessun crack, insomma, solo una squadra che sta facendo egregiamente il suo dovere (7° posto in classifica) ed è sapientemente allenata dall’ex “scugnizzo” di Caserta. Questa sera, però, in quaranta minuti che profumano tanto di ultima spiaggia, il vero avversario della Openjobmetis Varese sarà ancora una volta la sua ombra.