Violenza sulle donne, Cosentino contro Majorino: “Noi seri, lui candidato di una sinistra estrema”

Il consigliere regionale di “Lombardia Ideale – Fontana Presidente” replica allo sfidante messo in campo dal Pd che aveva parlato di una Regione "debole e contraddittoria" sul tema: "Per l'amministrazione parlano i fatti. Se la sua strada è quella degli insulti e delle chiacchiere insensate vada pure avanti, fino alla sconfitta”

VARESE – “Se il buongiorno si vede dal mattino, non dobbiamo aspettarci nulla buono dalla disperata campagna elettorale di Pierfrancesco Majorino, candidato prevedibile di una sinistra ideologica ed estrema. La sua uscita così infelice e così poco seria su un tema invece serissimo come la violenza sulle donne dimostra che di argomenti ne ha ben pochi, a parte un odio cieco verso Regione Lombardia. L’amministrazione del Presidente Fontana in questi anni ha operato con fermezza e grande attenzione sul tema, anche grazie all’ex assessore Alessandra Locatelli che su una questione così importante ha dimostrato concretamente il suo impegno, tutt’altro che ‘debole’, caro Majorino”. Replica così Giacomo Cosentino, Consigliere regionale e Capogruppo di “Lombardia Ideale – Fontana Presidente”, alle affermazioni del candidato del Pd Piefrancesco Majorino che ha attribuito alla Regione un impegno “debole e contraddittorio” in materia di violenza sulle donne.  

“Al candidato della sinistra-sinistra – aggiunge Cosentino –  consigliamo di cambiare registro e dedicarsi allo studio delle esigenze dei cittadini lombardi che sta dimostrando di non conoscere affatto. La nostra Regione con i fatti, non con le parole vuote, ha conquistato fiducia e credibilità tra la gente, senza trascurare nessuna tematica fondamentale, tantomeno il dramma della violenza sulle donne. Quindi Majorino si metta il cuore in pace: noi abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per la nostra Lombardia. Se la sua strada è quella degli insulti e delle chiacchiere insensate – conclude l’esponente di centrodestra –  vada pure avanti, fino alla sconfitta”.