Le accuse contro di lui erano pesanti, e andavano dalla violenza sessuale, perpetrata sulla moglie dopo la separazione, alle lesioni, alla violenza privata, ai maltrattamenti avvenuti nella perduranza del loro rapporto matrimoniale. Così un operaio di 59 anni, residente in un paesino dell’Alto Varesotto e attualemente detenuto, è stato riconosciuto colpevole per tutti e quattro i capi di imputazione ma, a dispetto della
gravità delle accuse, è stata punito in modo lieve per reati per i quali il codice prevede invece pene editali severe: quattro anni e sei mesi, ha deciso il collegio giudicante, contro i sette anni e 10 mesi che erano stato chiesti dal pubblico. Una sentenza che il suo legale, l’avvocato Giorgio De Vincenti, commenta in modo favorevole: «Attendiamo comunque le motivazioni».
f.tonghini
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