Vita adolescenziale lombarda: famiglia tradizionale, benessere psicologico e social

Lo studio dell’HBSC rivela uno sguardo approfondito interessante sull’adolescenza lombarda

È stato diffuso il rapporto HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) che esamina lo stato di salute degli adolescenti italiani, con un’analisi particolare della situazione in Lombardia. Questo studio, condotto ogni quattro anni, coinvolge migliaia di ragazzi di diverse fasce d’età, offrendo un quadro completo per informare politiche mirate alla promozione della salute giovanile. La collaborazione con l’OMS e la partecipazione di 51 nazioni rendono il rapporto un punto di riferimento internazionale per la salute adolescenziale.

La famiglia tradizionale continua a dominare, con entrambi i genitori che convivono con i figli. La maggioranza del campione si colloca su un livello socio-economico medio, mentre una quota significativa è divisa tra basso e alto potenziale d’acquisto secondo la scala FAS.

Le madri emergono come figure più informate sulle attività dei figli, evidenziando una disparità nel monitoraggio parentale. I dati rivelano che le madri sono più al corrente delle attività post-scuola e delle uscite serali rispetto ai padri. L’età e il genere influenzano la percezione del controllo materno, con una tendenza al ribasso del controllo percepito con l’aumentare dell’età, mentre le ragazze tendono a essere più monitorate rispetto ai ragazzi.

Alimentazione e peso corporeo: l’80% dei ragazzi rientra nella normopeso. Sebbene il 60% faccia colazione regolarmente, si osserva un declino rispetto a 15 anni fa. La maggioranza mangia in famiglia e consuma frutta e verdura con regolarità, ma quasi la metà indulge in dolci quotidianamente. Le ragazze tendono a consumare più dolci dei maschi. Anche se il 79,66% è normopeso, si registra un aumento dei casi di sovrappeso e obesità, mentre oltre la metà non prova insoddisfazione corporea.

Attività fisica e digitalizzazione: solo la metà degli studenti pratica regolarmente esercizio fisico, mentre il 40% trascorre ogni giorno una/due ore a giocare ai videogiochi. L’indagine rivela che meno dell’8% svolge un’attività fisica intensa, mentre la maggioranza si limita a 2-4 volte a settimana. Inoltre, circa un terzo torna a casa a piedi o in bicicletta, mentre il 35% dedica una/due ore ai social.

Giovani e dipendenze: l’alcol e il fumo restano rari tra i giovanissimi, ma uno studente su tre scommette denaro. L’indagine rivela che la stragrande maggioranza non ha mai fumato né assunto alcol o cannabis, ma il consumo aumenta con l’età. Inoltre, circa il 30% ha scommesso o giocato denaro almeno una volta nella vita.

Il 74% del campione ha contatti social online quotidiani, ma solo il 14% manifesta un uso problematico. Mentre l’86% accede ai social senza problemi, il 36% non gioca ai videogiochi o lo fa raramente, mentre il 30% lo fa quotidianamente.

Lo studio HBSC rivela un panorama intrigante sullo stato di salute e le abitudini degli adolescenti lombardi. Nonostante la prevalenza del modello tradizionale di famiglia, emergono differenze significative nel monitoraggio parentale e nelle abitudini alimentari. Mentre l’attività fisica resta sotto la soglia raccomandata dall’OMS, l’uso dei social media e del gaming occupa una parte consistente del quotidiano dei giovani. Infine, uno sguardo approfondito sulle percezioni scolastiche e il benessere psicologico dei 17enni rivela sfaccettature interessanti della loro esperienza.