Sedici anni a Varese in nome del fumetto. Perché quella dei racconti illustrati (anime giapponesi, comics americani o albi italiani) è una passione che non tramonta mai. Certo, a volte conosce periodi di crisi. Il CrazyComics è l’unico negozio di fumetti rimasto a Varese. Presente in città dal 2001, nel 2011 la titolare aveva deciso di cambiare location, spostandosi dalla piccola corte di via Morosini a via Medaglie d’Oro 8. Poi, alla fine del 2014 un nuovo trasloco: il CrazyComics si è trasferito in via Carrobbio, rinnovandosi nello spirito.
A gestire questo punto di riferimento dell’arte del fumetto è . Ma il team, con l’apertura del punto vendita in via Carrobbio, si è ampliato. Sì perché a darle una mano con l’organizzazione di eventi di vario genere nel negozio troviamo , presidente e fondatrice dell’associazione ComicArte, e , social media manager dell’associazione. Questa collaborazione è iniziata mossa da una semplice ragione: la passione per il fumetto. «Ero una cliente di Cristina – spiega Lara – Quando ha pensato di trasferitisi in via Carrobbio, mi ha detto che avrebbe avuto bisogno di qualcuno che le organizzasse eventi. Così, ho deciso di costituire l’associazione ComicArte e ho iniziato a darmi da fare per programmare corsi di fumetto, sceneggiatura, workshop di vario genere. Simone ha frequentato un corso di fumetto e, al termine del corso, era così entusiasta che ha voluto fare il volontario e occuparsi di tutta la parte promozionale social e web». Sì, perché il mitico trio del civico 15 di via Carrobbio ama i fumetti in ogni loro declinazione. Non parliamo di folli travestiti da fumetti. O meglio, hanno fatto anche questo e continuano a farlo perchè appassionati anche di cosplay, ovvero la pratica di indossare ed interpretare i panni di un personaggio riconoscibile nei più svariati ambiti, dai videogiochi, ai film, fino ai comics.
Cristina, Lara e Simone sono degli eterni sognatori: sono persone che amano stimolare la fantasia attraverso racconti illustrati. «A differenza dei film – spiegano -, in un fumetto devi metterci immaginazione: devi immaginare quello che succede tra una vignetta e l’altra. É una lettura simile a quella di un libro, però in più hai il disegno, componente visiva che arricchisce il momento della lettura. A questo si aggiunge l’entusiasmo della serialità». Da qualche anno, soprattutto grazie al boom di film e serie televisive a tema, tutto ciò che riguarda i fumetti e in generale il mondo nerd è improvvisamente uscito dalla sua nicchia e si è aperto ad un pubblico più vasto. «Abbiamo clienti e iscritti ai corsi che organizziamo di ogni età. Molti clienti arrivano dalla Svizzera, perché lì è difficile reperire i fumetti. Disponiamo di tantissime opere, anche molto particolari che non si trovano in libreria. Quando organizziamo gli eventi, abbiamo gruppi di persone che arrivano dalla Val d’Aosta o da Genova perché regaliamo le litografie fatte dall’autore che viene da noi in occasione dell’evento: si tratta di veri e propri pezzi da collezione». Naturalmente, cambiano i gusti a seconda dell’età. Tra i giovani vanno alla grande il manga e l’anime giapponese, il pubblico più adulto si dà invece ai comics americani o italiani. Il negozio offre anche tutto il merchandising delle opere di successo. Ma si tratta di un mercato secondario: il fumetto rimane l’oggetto principale. «Anche se – confessa Lara – quando arrivano gli scatoloni di merchandising nuovi per noi è come se fosse Natale». Domani, il CrazyComics proporrà una giornata di sconti dedicata al mondo del fumetto giapponese, domenica invece sarà dedicata all’Occidente. n