Voli Schengen e documenti: serve ancora la carta d’identità?

Enac elimina i controlli all’imbarco, ma l’identità va comunque mostrata al check-in. Restano dubbi e critiche dal Codacons.

Carta d’identità ai voli Schengen: sì, serve ancora. Ecco perché

La recente decisione di Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, di eliminare i controlli dei documenti di identità al momento dell’imbarco sui voli verso i Paesi Schengen, ha creato non poca confusione tra i passeggeri. In molti si sono chiesti se la carta d’identità fosse ancora necessaria per volare nei Paesi dell’area di libera circolazione. La risposta è sì: serve ancora.

Chi parte dagli aeroporti italiani, compresi i due terminal di Malpensa, deve comunque presentare un documento d’identità valido in fase di check-in. Inoltre, le forze dell’ordine possono effettuare controlli a campione in qualsiasi momento, sia al terminal 1 che al terminal 2.

Il provvedimento di Enac ha l’obiettivo di snellire le procedure di imbarco, riportando la situazione a com’era prima del 2016, anno in cui – in seguito agli attentati terroristici al Bataclan di Parigi – vennero rafforzati i controlli documentali anche sui voli Schengen.

Nonostante l’intento di agevolare i flussi aeroportuali, non mancano le critiche. Il Codacons ha espresso perplessità, ritenendo che una riduzione dei controlli possa compromettere la sicurezza e generare incertezza tra i viaggiatori.

In sintesi: niente panico, ma nessuna leggerezza. Anche se non vi sarà più l’obbligo di mostrare la carta d’identità al gate d’imbarco, portarla con sé è imprescindibile. I controlli restano possibili e, soprattutto, il documento resta necessario per salire a bordo.