Wells: le sensazioni sono positive, anche se il sì definitivo non è ancora arrivato. Intanto salta l’alternativa Odum: l’ex Indiana State University vuole giocare le coppe europee.
Sono giorni di attesa in casa Pallacanestro Varese, dove da tempo è in corso la ricerca del prossimo playmaker titolare. Giorni di attesa conditi, tuttavia, da un pizzico di ottimismo: le possibilità di chiudere l’accordo con l’ex regista dei Giessen 46ers rimangono alte, nonostante i silenzi intercorsi in una trattativa ormai piuttosto lunga e le conclamate offerte terze ricevute dall’oggetto dei desideri biancorosso (Banvit ultima in ordine di tempo, prima c’era stata Gravelines). Wells ha detto no ai francesi, nonostante una proposta economicamente più allettante rispetto a quella varesina: farà lo stesso anche con i turchi?
L’ottismo, che non può ovviamente essere confuso con la certezza, non è campato per aria, ma nasce dall’apprezzamento concreto e diretto (la società ha parlato anche con l’atleta, non solo con il suo agente) dell’attitudine dell’ex stella dell’università di Citadel. Varese si è “innamorata” del giocatore sia dal punto di vista tecnico che della sua voglia di mettersi in gioco: ora manca solo un sì, turchi permettendo.
In caso di risposta contraria, ci si rimetterà in cerca. Jake Odum, il primo profilo seriamente vagliato dall’asse tecnica biancorossa (la prima scelta, se volete…), dopo aver dimostrato iniziale interesse, ha fatto sapere di preferire l’approdo in una squadra che avesse la chance di disputare una competizione europea, mettendosi poi in gioco nella Summer League Nba di Orlando.
Firmato Tyler Cain, che sarà il centro di gravità permanente della truppa di Caja, la risoluzione della questione play sarà propedeutica alla ricerca dell’ala piccola: non tramonta (ancora) l’ipotesi Eyenga. n