Wikileaks/ Usa volevano bloccare inchiesta su Israele a Gaza

New York, 19 apr. (TMNews) – Gli Stati Uniti avrebbero aiutato di nascosto Israele a contrastare le indagini dell’Onu sui possibili crimini di guerra commessi durante l’offensiva israeliana a Gaza durante l’inverno tra 2008 e 2009. La notizia proviene dai cablogrammi della diplomazia americana divulgati da Wikileaks e pubblicati dal sito della rivista americana di politica estera Foreign Policy.

Secondo quanto riportato dal sito, Susan Rice, l’ambasciatrice americana all’Onu, avrebbe tentato di affondare gli sforzi delle Nazioni Unite volti a fare luce sulla cosiddetta operazione “Piombo Fuso” condotta dalle forze armate israeliane.

Il 4 maggio del 2009 Rice si sarebbe incontrata a più riprese con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon per convincerlo a eliminare un rapporto sui siti colpiti dall’offensiva a Gaza. Secondo l’ambasciatrice una tale inchiesta “non era necessaria” e l’affare doveva essere “classificato”, ovvero tenuto segreto, secondo i cablogrammi della diplomazia americana. A fronte dell’insistenza di Susan Rice, Ban Ki-Moon, inizialmente reticente, avrebbe poi gettato la spugna per poi essere “ringraziato” da Rice “per i suoi sforzi eccezionali”, secondo quanto riportato nei documenti diplomatici.

Nel 2009 gli Stati Uniti avrebbero esercitato nuove pressioni per limitare le indagini sulle violenze a Gaza, questa volta condotte dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che aveva nominato il giudice sudafricano Richard Goldstone a capo di una commissione di inchiesta sulle possibili violazioni dei diritti umani a Gaza.

Il rapporto Goldstone, pubblicato nel settembre 2009, accusava sia Israele che dei gruppi armati palestinesi di aver commesso a Gaza “crimini di guerra”, e persino dei “crimini contro l’umanità” all’epoca dell’offensiva che costò la vita a 1.440 palestinesi e 13 israeliani. Israele ha chiesto il ritiro del rapporto dopo che Goldstone, recentemente, ha detto di essersi sbagliato nell’affermare che Israele aveva volontariamente tentato di colpire i civili nel conflitto di Gaza.

Secondo i cablogrammi di Wikileaks, in un incontro con il vice ministro degli esteri israeliano Danny Ayalon, Rice gli avrebbe chiesto di aiutare Washington e di “avanzare sul processo di pace” con l’Autorità nazionale palestinese, sottolineando che in questo modo “sarebbe stato più facile controllare il rapporto Goldstone”.

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