Città del Vaticano, 1 mag. (TMNews) – La vicenda storica e politica di Giovanni Paolo II è stata menzionata da Benedetto XVI nell’omelia per la beatificazione del suo predecessore.
“Quella carica di speranza che era stata ceduta in qualche modo al marxismo e all’ideologia del progresso – ha detto il Papa in trasparente riferimento all’esperienza comunista della Polonia e dell’Unione sovietica – egli l’ha legittimamente rivendicata al Cristianesimo, restituendole la fisionomia autentica della speranza, da vivere nella storia con uno spirito di ‘avvento’, in un’esistenza personale e comunitaria orientata a Cristo, pienezza dell’uomo e compimento delle sue attese di giustizia e di pace”.
Karol Wojtyla, ha detto ancora il Papa, “salì al soglio di Pietro portando con sé la sua profonda riflessione sul confronto tra il marxismo e il cristianesimo, incentrato sull’uomo. Il suo messaggio è stato questo: l’uomo e la via della Chiesa, e Cristo e la via dell’uomo. Con questo messaggio, che è la grande eredità del Concilio Vaticano II e del suo ‘timoniere’ il Servo di Dio Papa Paolo VI, Giovanni Paolo II ha guidato il Popolo di Dio a varcare la soglia del Terzo Millennio, che proprio grazie a Cristo egli ha potuto chiamare ‘soglia della speranza’”.
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