Wright fermato dall’antidoping

Il play americano non ha segnalato il “Modafinil”, un farmaco usato per curare i sintomi della sclerosi

La soluzione del “caso” sta nelle parole utilizzate dalla Pallacanestro Varese nel comunicato stampa che ha diffuso la notizia: «… Farmaco atto a curare la sintomatologia connessa alla Sclerosi Multipla…». E sta soprattutto nel termine “sintomatologia”, usato non a caso – perdonateci la ripetizione – per indicare come il farmaco Modafinil non serva per curare la malattia (nel senso di “frenarla”), quanto per

alleviare i sintomi ad essa connessi, diversi da persona a persona. Chris Wright non si è dopato e su questo punto, in attesa di una spiegazione ufficiale (che probabilmente arriverà nella conferenza stampa che presenterà Claudio Coldebella e Marco Vittorelli, in programma questa mattina), poche persone che ieri pomeriggio hanno appreso della sua positività hanno dubbi, sia dentro, sia fuori dalla Pallacanestro Varese.

Una società che, seppur parte in causa danneggiata dall’episodio, non farà mancare il suo appoggio all’atleta nel tentativo di chiarire la vicenda e nell’affrontare le eventuali procedure giudiziarie («Concorderemo quali iniziative intraprendere per tutelare l’immagine del club e per garantire a Chris Wright di limitare un’eventuale sanzione» si legge nella nota diffusa).
La posizione di piazza Monte Grappa sarà dunque ben diversa da quella assunta nei confronti Muhammad Faye, colto in fallo per cannabis a marzo dopo il match di campionato contro Capo d’Orlando. Lì fu una stupida leggerezza, qui si tratta di qualcosa di più complesso e importante: Wright – come ha riferito la Procura Antidoping del Coni – è stato trovato positivo al farmaco Modafinil a seguito di un controllo effettuato lo scorso 4 maggio dopo Cantù-Varese, l’ultima gara di campionato che costò i playoff ai biancorossi.

Che cos’è il Modafinil? È un farmaco stimolante usato per il trattamento di diverse patologie (depressione, Adhd, Parkinson, schizofrenia, dipendenza da cocaina) ufficialmente approvato – però – solo per il trattamento della narcolessia e dei disturbi ad essa correlati. Esso viene anche indicato – ed è questo il caso di Wright – per alleviare i sintomi della fatica neurologica nei pazienti affetti da sclerosi multipla, a seguito di uno studio finanziato dall’azienda che lo ha messo sul mercato.Il punto è che non

si tratta di una medicina inserita nei protocolli di cure che i malati di Sclerosi abitualmente seguono (Wright, nel suo periodo di permanenza agonistica varesina, si è rivolto al centro Besta di Milano per la terapia Tysabri), ma di un farmaco adatto ad agire sui sintomi (specificatamente la spossatezza) che variano a seconda del soggetto malato. Dopo che alcuni atleti erano stati scoperti usarlo senza alcuna prescrizione medica, infine, nel 2000 il Modafinil è stato inserito tra le sostanze dopanti dall’Agenzia Mondiale Antidoping.

Qui si arriva all’attualità del playmaker ancora sotto contratto con la Pallacanestro Varese. La società – che ha accompagnato Wright nel periodico trattamento al Besta ed è perfettamente a conoscenza dei medicinali usati in tali occasioni – non è mai stata informata dallo stesso dell’assunzione del Modafinil, che il giocatore autonomamente prendeva, probabilmente (la forma dubitativa è d’obbligo) su prescrizione di medici americani.
Il regista ha quindi forse peccato di leggerezza nell’omessa comunicazione, non calcolando i rischi cui andava incontro in sede antidoping (lo scorso anno, a Pesaro, Wright non fu mai sottoposto a controlli) o addirittura ignorandoli del tutto (dopo il test di Cantù Chris non avrebbe mostrato la minima preoccupazione di essere “scoperto” in fallo).
Cosa rischia? La sanzione potrebbe essere superiore a tre mesi di squalifica e partirebbe dalla giornata di ieri solo nell’ipotesi in cui l’atleta non chiedesse le contro analisi (altrimenti i tempi si allungherebbero, così come si aggraverebbero le eventuali pene). C’è da capire, soprattutto, quali saranno le valutazioni che farà il Tna, il quale – tuttavia – difficilmente lascerà impunito Wright per non creare nell’omessa segnalazione un pericoloso precedente.