Yama come un’orchestra Secco 3-0 contro Piacenza

Busto Arsizio Mai sottostimare il cuore delle campionesse, nell’attimo in cui viene lanciato il guanto della sfida: Busto contro Piacenza, la sfidante che ha sfidato, è la risposta corale d’una squadra, d’uno staff tecnico e d’una società.La capolista torna a essere la Unendo Yama, assieme a Bergamo, forte di se stessa e del suo pubblico meraviglioso. Consideriamola una piccola restaurazione verso un qualcosa che non è dovuto, ci mancherebbe, ma che appartiene al legato culturale. Sembra smargiasso scriverlo, però è così. Molte delle attuali ragazze non hanno scritto l’epica del triplete,

ieri hanno mostrato per la prima volta d’avere la possibilità d’esserne degne. È un messaggio speciale, la primizia in cui Busto mostra bel gioco, in cui s’intravede il libro degli schemi caro a Parisi.E’ anche la prima vera partita con la P grande, Busto-Galatasaray è stata fioretto, ieri si sono menate come fabbri senza esclusione di bitte. Con l’immagine di Meijners acclamata fiori alla mano, lanciamo uno spillo: un’arena colma d’elettricità dev’essere lasciata libera d’entusiasmarsi o disperarsi. Libera d’essere se stessa, senza sgambetti musicali mentre gli Adf la fanno cantare entusiasta.

Sul giornale in edicola lunedì 26 novembre una pagina speciale

f.artina

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