Il Cuneo non centra mai lo specchio, ma rispetto alla gara col Pontisola dimostra più sicurezza, in particolare in uscita. La sua voglia di conquistarsi la maglia è tutta in quella presa al 91’: forte, nel traffico, sicura che dà sicurezza.
Parole da capitano alla vigilia, prova da capitano all’esordio in D. A destra non si fa mai sorprendere, al centro è semplicemente perfetto.
Un manuale d’arte difensiva. E, come tutti i leader, un maestro per chi gli è a fianco, il cui gioco viene elevato dall’aura che emana. Michele, ci (ri)porti dove sei sempre stato?
Nessuna sbavatura nei 45’ in campo, da valutare l’entità del suo infortunio: un guerriero come lui chiede il cambio solo se necessario. (Dal 1’ st
7: Entra spavaldo, tranquillo dei suoi mezzi e fiducioso di poter contare sui compagni: il risultato è impeccabile).
Di sinistro o di destro, a sinistra o a destra, non fa differenza ma fa LA differenza: quella tra avere un buon fuoriquota in campo e avere un fuoriclasse.
Stringe i denti e lotta in mediana nonostante il problema alla spalla. Qualche disimpegno fuori posto si dimentica facilmente quando si suda la maglia senza tirarsi mai indietro. (Dal 26’ st Bottone 6,5: è indietro fisicamente? Chiedete al povero De Sena, “esploso” in un corpo a corpo a centrocampo…).
Alla sua età si entra per la prima volta in Ateneo, lui è già un professore universitario in materia: calma, tecnica, visione. E una forma fisica straripante. Nel finale l’arbitro gli sventola un rosso da maestrino (ingresso in campo senza parastinchi) che lo estrometterà dalla “prima” alla Scala della serie D, il Franco Ossola: un crimine nei confronti di chi ama il calcio.
Il Rivaldo biancorosso trotterella elegante e illumina con colpi di classe, come l’assist che decide la sfida. Ma dopo l’intervallo non riemerge dagli spogliatoi e Ramella deve cambiarlo. (Dal 17’ st Gazo 7: contrasti al tritolo, entra dalla panchina come se fosse un titolare. E infatti, lo è).
Corre, pressando tutto e tutti. Corre, a volte anche per niente. Corre, anche fuori ruolo. Ma corre, perché vuole dimostrare di essere una risorsa di questa squadra.
A lungo anonimo davanti, ma sempre utile in aiuto. Nella ripresa, al calare delle energie, esce alla distanza, con gamba e polmoni: inesauribile.
Come sette giorni fa, il voto è al suo essere decisivo:Dal vostro bomber, cosa vorreste di più?