VARESE – La Basilica di San Vittore gremita ha salutato questa mattina, sabato 6 dicembre, Bambi Bianchi Lazzati, figura di riferimento della cultura varesina e storica anima del Premio Chiara, che ha diretto per quasi quarant’anni trasformandolo in un appuntamento di rilievo nazionale. Una partecipazione intensa, segno dell’affetto e della riconoscenza che la città le ha sempre riservato.
Alle esequie erano presenti le istituzioni, con il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco Davide Galimberti. Accanto a loro, molti protagonisti del mondo culturale e tanti cittadini che negli anni avevano incrociato il suo instancabile impegno per la letteratura.
A celebrare il funerale è stato il prevosto monsignor Gabriele Gioia, che ha ricordato la figura di Bambi Lazzati, scomparsa a 77 anni, ripercorrendone le grandi passioni: la famiglia, la letteratura, l’arte e la bellezza. Una sintesi di valori che, come è stato ricordato, hanno trovato nel Premio Chiara la sua espressione più autentica. Parole di commozione anche da parte del marito Mariano e del figlio Filippo, che hanno ricordato la forza del suo amore e della sua capacità di unire.
L’eredità culturale di Bambi Lazzati non si interrompe. Dall’Associazione Amici di Piero Chiara arriva la conferma che il premio e le iniziative continueranno nel solco da lei tracciato. Festival, incontri, concorsi e progetti resteranno attivi per portare avanti quella visione di una cultura capace di essere insieme alta e popolare, aperta, inclusiva e viva.













