VARESE – Si svolgerà con rito abbreviato il processo a carico del 54enne allenatore di pallavolo residente a Gornate Olona, accusato di molestie nei confronti di alcune atlete minorenni della squadra del Varesotto che ha allenato per circa due anni. Lo ha deciso oggi, martedì 9 dicembre, il Gup del tribunale di Varese. L’imputato è difeso dall’avvocato Marco Natola.
Sono dieci le parti civili ammesse, molte delle quali rappresentate dall’avvocato Elisabetta Brusa. L’udienza è stata rinviata al 30 marzo 2026, quando si entrerà nel vivo della discussione tra accusa e difesa. L’arresto dell’allenatore risale al 25 febbraio scorso, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Varese. Le ragazze coinvolte hanno un’età compresa tra i 13 e i 16 anni. Le indagini erano partite nel novembre 2024 dopo la denuncia della madre di una delle presunte vittime, alla quale la figlia aveva raccontato gli episodi.
Gli inquirenti hanno ricostruito la vicenda anche grazie all’uso di telecamere nascoste, che avrebbero documentato gli abusi. Durante l’arresto, i carabinieri hanno sequestrato i dispositivi elettronici dell’uomo, il cui contenuto ha aggravato ulteriormente la sua posizione.
Dall’analisi di cellulari, tablet e computer sono emerse immagini di minori coinvolti in atti sessuali. Non si tratterebbe di contenuti prodotti direttamente dall’allenatore, ma il materiale ha fatto scattare un secondo filone d’indagine, stavolta affidato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, competente in materia di reati legati alla pedopornografia.













