VARESE – Prosegue con decisione l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Varese nel contrasto all’economia sommersa, con un focus particolare sul lavoro nero e irregolare. I recenti controlli, condotti dai Gruppi di Varese e Busto Arsizio insieme alle Compagnie di Gallarate e Saronno, hanno interessato settori come servizi alla persona, Bed and Breakfast, ristorazione, commercio ambulante e lavaggio auto, nelle zone di Varese, Busto Arsizio, Saronno, Gallarate e Cassano Magnago, aree ad alta vocazione produttiva.
Durante 14 ispezioni sono stati individuati 20 lavoratori completamente in nero e 2 con irregolarità. Tra questi, un lavoratore privo di regolare permesso di soggiorno è stato espulso su decreto della Prefettura, mentre il legale rappresentante dell’azienda è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazioni sulle norme di immigrazione.
In 13 casi è stata richiesta la sospensione dell’attività all’Ispettorato del Lavoro, a causa della presenza di oltre il 10% di lavoratori senza regolare comunicazione. Tuttavia, dopo la regolarizzazione da parte dei datori di lavoro e il pagamento delle sanzioni, i provvedimenti sono stati revocati.
Ulteriori controlli hanno rilevato due datori di lavoro che hanno pagato le retribuzioni con metodi non tracciabili, violando la normativa vigente. Per loro sono state comminate sanzioni amministrative con importi compresi tra 41.000 e 244.000 euro.
L’azione delle Fiamme Gialle mira non solo a reprimere l’illegalità, ma anche a tutelare le imprese che operano correttamente e a proteggere i lavoratori, spesso ignari del fatto che accettare il lavoro nero significa rinunciare a diritti fondamentali come la copertura previdenziale e l’assicurazione contro gli infortuni.












