“So cose sulle Bestie di Satana Vi prego, fatemi testimoniare”

Bestie di Satana: ovvero la setta dei suicidi apparenti. A riesumare una vicenda che pareva ormai sepolta è Orazio Valente, 35 anni, sommese, detenuto nel carcere di Busto Arsizio per reati minori: grande amico (a detta sua) di Andrea Volpe, killer pentito delle Bestie di Satana grazie alle cui confessioni sono stati condannati Nicola Sapone, Mario Maccione, Elisabetta Ballarin, Eros Monterosso, Paolo Leoni detto Ozzy, Marco Zampollo e Pietro Guerrieri.
Valente riapre il caso scrivendo alla procura di Busto Arsizio e sostenendo di avere importanti rivelazioni su alcuni suicidi anomali registrati nel Basso Varesotto.

Un dato è certo: Orazio Valente ha davvero conosciuto Andrea Volpe. Quand’erano entrambi minorenni, furono fermati dai carabinieri per aver devastato insieme la palestra delle scuole medie di Somma Lombardo: le stesse scuole dove Andrea Ballarin fu trovato cadavere, ufficialmente suicida, impiccato a un albero il 7 maggio del 1999. Quando il caso Bestie di Satana esplose, la morte di Ballarin fu giudicata sospetta: era un giovane fortemente suggestionabile, va bene; mai però aveva mostrato prima tendenze suicide. Valente non fu ascoltato in merito al suicidio di Ballarin, ma lo stesso Tiziano Masini, il pm ora di stanza a Varese che all’epoca smascherò le Bestie, ne raccolse la deposizione in merito a un altro suicidio a dir poco strano: quello di Dennis Carullo, 25 anni, trovato cadavere ad Arsago Seprio nel 1998. Valente fu l’ultima persona a vederlo vivo: fu ascoltato, ma dalla sua testimonianza all’epoca non emerse nulla di strano. Salvo il particolare che Carullo era estremamente influenzabile.
Che le Bestie di Satana potessero anche spingere al suicidio le loro vittime è provato dalla condanna per l’induzione alla morte di Andrea Botade: unico caso nel quale, ad oggi, le Bestie sono state condannate per aver costretto il ragazzo all’assunzione di Lsd (di nascosto) e per averlo obbligato a a schiantarsi in auto nel settembre del 2000. Altri casi vagliati furono il suicidio di Doriano Molla, 26 anni, di Cavaria, trovato impiccato nella valle del Boia il 27 dicembre 2000; quello di Luca Colombo, che il 5 maggio 2004 si impiccò nella sua casa di Legnano; e quello di Angelo Lombardo, 28 anni, custode del cimitero parco di Legnano, che si diede fuoco nel 2000 proprio nel camposanto.

f.artina

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