La Lega tifa per Balotelli Ma Bossi jr frena: “Chi è?”

VARESE La Lega tifa Mario Balotelli, Renzo Bossi no. In un articolo pubblicato sull’edizione di venerdì, il quotidiano del Carroccio manda all’aria i pregiudizi e sdogana il calcio multietnico. Per la nazionale italiana «un correttivo sicuramente di grande valenza sarebbe la convocazione e anche l’utilizzazione di Mario Balotelli – si legge in un articolo che occupa un’intera pagina – Qualitativamente il ragazzo sembra proprio il calciatore del ‘nostro’ futuro. Okaka e Balotelli sono italiani a tutti gli effetti.

Sono nati nel nostro Paese, qui hanno studiato e imparato i primi rudimenti del calcio».
Di qui l’appello a Marcello Lippi: «Lui sa che il gioco del calcio è fatto anche di scelte fortunate. A volte le grandi imprese si ottengono con le grandi decisioni e anche con grande fortuna. Ebbene, non potrebbe accadere che il tanto conclamato ‘fattore C’, così propizio al signor Marcello, cominci stavolta con la lettera B». Un cambio di rotta del partito di Bossi che non trova però l’accordo di tutti i suoi componenti, soprattutto degli «addetti ai lavori». Renzo Bossi, figlio del Senatur e general manager della nazionale di calcio Padana, non convocherebbe un giocare di colore, anche perché «non ce ne sarebbe bisogno – commenta il giovane, in corsa alle regionali nel collegio di Brescia – Nel vivaio padano ci sono tanti giovani promettenti che non lasciano spazio a new entry».
Tra l’altro la questione, per l’erede del Senatur, non si pone a prescindere. «Stiamo discutendo del nulla – spiega – Non prendo neanche in considerazione l’esistenza della Nazionale di calcio italiana. Non la seguo, non so in che competizioni sia impegnata e non so nemmeno chi sia questo Balotelli. Per me esiste solo una Nazionale, ed è quella della Padania».
La squadra è una rappresentativa calcistica non professionistica, non riconosciuta a livello nazionale e internazionale, che rappresenta le regioni settentrionali dell’Italia. «Ora preferisco occuparmi della mia nazionale – conclude Bossi jr -, che scenderà in campo il prossimo 11 marzo». Se il figlio del Senatur non s’interessa di calcio tricolore, altrettanto non si può dire per gli «alleati» finiani, che non hanno lasciato passare in sordina le dichiarazioni del Carroccio. «Dopo l’apertura di Balotelli in nazionale – scrive Farefuturo, fondazione vicinissima al presidente della Camera e cofondatore del Pdl, Gianfranco Fini – un po’ di cuore finiano batte anche dalle parti di via Bellerio». Da un po’ di tempo le idee in tema d’immigrazione, e non solo quelle, allontanano finiani e leghisti, sebbene i due leader diano il nome alla legge attualmente in vigore in campo d’immigrazione.
Pronta la replica leghista per bocca del senatore varesino Fabio Rizzi: «Fa piacere che Farefuturo parli per la prima volta in modo positivo della Lega e del suo giornale – risponde Rizzi – Ricordo però alla fondazione che da noi, in via Bellerio, batte un solo cuore, quello padano di Bossi. Per quello di Fini non basta un’intera équipe di cardiochirurghi a trapiantarcelo».
Valentina Fumagalli

s.bartolini

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