Vietato l’ingresso ai cani Protestano i baristi

VARESE I cani, oggi, possono andare a fare shopping con i loro padroni, ma non possono accompagnarli al bar e al ristorante. La presenza di Fido è gradita nei negozi che espongono un cartello o una vetrofania. Per i bar e i ristoranti, invece, continua a essere in vigore il regolamento comunale di igiene pubblica che ne vieta l’ingresso. Di fatto per i pubblici esercizi non cambia nulla: quel regolamento esiste dal 1994 e, per quanto riguarda l’ingresso

dei cani, raramente è stato fatto applicare. Ma aver ribadito dove gli animali possono entrare e dove no, ha fatto sorgere nei gestori dei bar e dei ristoranti la paura di controlli e sanzioni. Anche i proprietari dei cani temono di essere guardati con sospetto da altri clienti che, a quel punto, potrebbero appellarsi al regolamento per farli uscire.
«Sono rimasta veramente male» dice Maria Antonietta Caverzani, titolare del Go Go Fruit di piazza XX Settembre, uno dei primi bar a preparare bocconcini per gli amici a quattro zampe. «Nel menù nuovo avevo inserito la coppa “dog dog”. Si tratta di una pallina di gelato con biscottini per cani che costa due euro. Tutte le persone che vengono con il cane qui stanno bene, gli animali sono puliti ed educati quanto i padroni.». Stupito anche il personale di Zamberletti: «Il 10% dei nostri clienti ha un cane, come facciamo a dire agli habitué che non possono più entrare?». Stesso parere anche quello di Alfredo Lamperti dell’omonimo bar: «Mi sembra assurdo. Nello spazio vendita gli animali non danno alcun fastidio».
L’Asl ha ribadito che, a livello nazionale, il divieto di ingresso ai cani si applica solo alle cucine e ai laboratori alimentari. Nei bar e nei ristoranti, quindi, i cani potrebbero entrare se il sindaco emettesse un’apposita ordinanza. Gianni Lucchina, direttore di Confesercenti, ieri ha diffuso un comunicato in cui si legge: «Abbiamo incontrato i vertici dell’Asl e il sindaco, abbiamo raccolto le firme di oltre 33 pubblici esercizi e inoltrato una precisa richiesta al comune. Purtroppo speravamo di ottenere una risposta positiva sulla possibilità di accogliere i cani e altri piccoli animali nei locali varesini, dai negozi ai bar ristoranti, invece, come una doccia fredda, malgrado l’impegno di “chiarire e precisare meglio le cose”, l’ordinanza di fatto nega una risposta positiva a quella lettera aperta al sindaco inviata da 33 esercenti del centro».
Adriana Morlacchi

e.marletta

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