Varese, falsi permessi in vendita a seimila euro

Sì imprenditore, ma la sua attività era solo quella di produrre falsi contratti di lavoro per truffare tre clandestini, due nigeriani e un peruviano, che lo avevano pagato seimila euro ciascuno per ottenere la sanatoria della loro posizione sul territorio nazionale. È quanto ha scoperto la Digos di Varese, da sempre molto attenta a monitorare i flussi in ingresso di stranieri, e soprattutto tutto ciò che di irregolare vi gira attorno. Sono stati tutti denunciati per favoreggiamento della permanenza di cittadini stranieri clandestini sul territorio nazionale a scopo di lucro.

L’italiano, 47 anni, residente nel gallaratese, si fingeva datore di lavoro, ma produceva contratti di lavoro a vario titolo come colf e badanti, a corredo della pratica di sanatoria che non veniva poi consegnata ai competenti uffici dello sportello unico della Prefettura.

Denunciato anche un cinese di 30 anni, residente in Varese, che aveva finto di essere un badante assunto da un ignaro cittadino italiano, la cui identità era stata utilizzata dall’uomo per ottenere la sanatoria: la scoperta della frode è emersa nel momento in cui il cittadino italiano inconsapevole datore di lavoro è stato chiamato per la regolarizzazione della pratica. Il cinese è stato denunciato per aver fraudolentemente inoltrato una domanda fittizia di emersione ex articolo 1 ter legge n.102/09.

I controlli, effettuati sulla base della recente normativa sull’emersione del lavoro irregolare, sono finalizzati aprevenire indebite procedure di sanatoria in favore di cittadini stranieri legati all’eversione internazionale.

f.tonghini

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