Strade gruviera in città E’ l’ora dei risarcimenti

VARESE Sono bastati tre giorni di pioggia per rendere le strade della Lombardia un colabrodo. E Varese non è da meno. Così i cittadini hanno passato il 24, 25 e 26 dicembre a fare slalom tra fosse e voragini createsi nell’asfalto. Nessuna strada si è salvata: comunali, provinciali, statali, urbane e extraurbane. Il Codacons, per la mancata riparazione delle buche, ha deciso di presentare esposti alle Procure della Repubblica.
Per ora solo a Milano e a Como si è

ipotizzato il reato di omissione di atti d’ufficio e di attentato alla sicurezza dei trasporti, ma sono prevenute molte segnalazioni dei consumatori che riguardano anche la nostra città. «Non abbiamo proceduto su Varese come per Milano e Como perché le segnalazioni arrivateci erano troppo generiche – spiega il Codacons – Per presentare un esposto alla Procura occorrono prove certe e circostanziate che non abbiamo fatto in tempo a raccogliere a Varese. Sono comunque state molte le segnalazioni di buche pericolose nell’asfalto e dopo le vacanze faremo i dovuti controlli». Voragini che l’amministrazione in alcuni casi ha riempito, ma che potrebbero essersi create per due ragioni su cui il Codacons vuole fare chiarezza. «L’associazione di consumatori ha deciso di accertare se la qualità dell’asfalto, andato in briciole per un po’ di sale e di pioggia, corrisponde a quello previsto negli appalti, sia per accertare la qualità originaria prevista dagli amministratori locali».
Sarà la Corte dei Conti a esprimersi al riguardo. Intanto l’associazione consumatori invita gli automobilisti danneggiati a chiedere i danni all’ente proprietario della strada. «Consigliamo di restare sul posto e chiamare subito i vigili o le forze dell’ordine, in modo che possano procedere agli accertamenti e fotografare la buca prima che sia coperta da qualcuno. Se non possono intervenire, scattate voi la foto con il cellulare e recatevi il più presto possibile a presentare denuncia».

e.romano

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