Riverso vignettista a  Sanremo Protagonista del dopo festival

Busto Arsizio – C’è un tocco bustocco al Festival di Sanremo. È quello della penna di Tiziano Riverso, il noto cartoonist di Busto Arsizio, che ha avuto l’onore di inaugurare il dopo-festival di Gigi Marzullo con una sua vignetta trasmessa in diretta tivù nella serata del caso Berlusconi-Crozza.

«È Marzullo che sogna Sanremo o Sanremo che sogna Marzullo?» l’irriverente battuta del vignettista, mostrata in video dall’inviato del dopofestival Stefano Picasso, un omaggio satirico al celebre anchorman di “Mezzanotte e dintorni”. Per Riverso è una storia che si rinnova, il rapporto con il Festival di Sanremo.

Il vignettista infatti non solo è un habitué della Riviera dei Fiori, dove vive e lavora per buona parte dell’anno, ma mette a disposizione la sua matita da diversi anni in occasione del Festival, tanto che insieme al giornalista Claudio Porchia ha realizzato una mostra sulla storia festivaliera che è visitabile per tutta la settimana della kermesse della Canzone Italiana nelle sale dell’Hotel de Paris di Corso Imperatrice a Sanremo. Nelle caricature di Riverso ci sono personaggi che hanno fatto la storia del Festival, da Little Tony a Pippo Baudo, e momenti che ne hanno segnato la storia.

«È doveroso ridere del festival – ammette Tiziano Riverso – questo “signore” ultrasessantenne, che ha attraversato così tanta storia italiana, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il lazzo, la battuta salace, la satira e l’umorismo. La sua storia ed i suoi personaggi sono intrisi di momenti comici, ridicoli, a volte drammatici, altre volte disarmanti, così come la vera commedia dell’arte, ma in salsa televisiva, un feuilleton a puntate alla Sandro Bolchi, con colpi di scena che devono tenere lo spettatore incatenato alla poltrona».

Ma la matita del disegnatore bustocco non si ferma nemmeno di fronte all’attualità, tanto che ha subito “regalato” agli amici del quotidiano online Bordighera.net una spassosa vignetta sulla battuta di Maurizio Crozza a proposito dei “due pinoli” di differenza tra il pesto di Sanremo e quello di Bordighera.
Andrea Aliverti

p.rossetti

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