A Busto la scuola del futuro Le superiori in quattro anni

Modalità didattiche e organizzative flessibili e innovative. C’è questo alla base della sperimentazione internazionale quadriennale che è partita l’8 settembre all’Ite “Tosi” di Busto, unica scuola statale della Lombardia e una delle sei in tutta Italia autorizzata con decreto ministeriale ad attivare il nuovo percorso.

Due classi prime, di trenta studenti ciascuna, hanno iniziato l’anno scolastico con una settimana nella villa Raimondi della Fondazione Minoprio, dove hanno sperimentato attività didattiche interdisciplinari in un contesto di apprendimento operativo e laboratoriale con un’organizzazione oraria flessibile. Un avvio «utile anche per la formazione del gruppo», racconta la dirigente scolastica , che sta ora proseguendo con lo stesso stile e le stesse modalità anche nel contesto scolastico.

Oltre al «valore aggiunto relativo alla possibilità di ottenere il diploma in quattro anni – spiega la dirigente – il cuore del nuovo percorso è la sperimentazione di modalità diverse e rinnovate di essere scuola, sotto l’aspetto dell’insegnamento e dell’organizzazione del tempo e dello spazio, correlate al mondo del lavoro a livello internazionale».

Tra le novità della proposta formativa la «maggior libertà dall’idea del gruppo classe, con gruppi basati su livelli, certificazioni di competenze, uso delle nuove tecnologie – racconta Cattaneo – le classi sono aperte anche rispetto al luogo dell’apprendimento, che non è più solo quello dell’aula ma è fatto anche di spazi informali al di fuori della scuola». Interdisciplinarietà e trasversalità caratterizzano l’organizzazione, che ha portato anche a «ripensare il setting dell’aula con banchi mobili dotati di rotelle che permettono di aggregarsi a gruppi secondo le diverse esigenze – prosegue la preside – inoltre le due classi hanno orari speculari e questo permette lo scambio tra i docenti e lavori in gruppi misti».

La sperimentazione rappresenta «l’occasione per portare a sistema modalità già sperimentate nella nostra scuola, come il Clil, le tecniche del public speaking e del debate, la cooperative learning e altre, proponendo un modello nuovo – sottolinea Cattaneo – è giusto che anche la scuola statale offra questa opportunità alle famiglie. Finora la sperimentazione era stata autorizzata solo ad alcune scuole private».

Il “Tosi”, «da sempre in prima linea nelle sperimentazioni, diventate poi modello per le altre scuole, continua così con questo percorso il suo stile di innovazione», conclude la dirigente.

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