Ecco la marijuana coltivata ad Orino La Pro Loco inizia con la raccolta

La canapa finirà in tisane e aromi per la birra. A fine mese la grande festa della Pro Loco. Intanto nasce l’idea di un consorzio “agricolo”

– La marijuana made in Orino, coltivata dalla Pro Loco a livello sperimentale, per scopi alimentari, sui prati della Valcuvia, sta cominciando a dare i suoi frutti. Sono iniziate proprio in questi giorni, ad opera dei volontari, le operazioni di raccolta delle prime florescenze delle piantine di canapa, di cui sono state piantate, nello scorso mese di aprile, circa diecimila esemplari. «Il caldi di questa estate ha fatto sì che le piante di canapa siano cresciute oltre ogni più rosea aspettativa, raggiungendo anche i quattro o cinque metri di altezza; siamo davvero molto soddisfatti» racconta , presidente della Pro Loco di Orino, ideatore e anima dell’operazione marijuana in versione Valcuvia.

La festa della raccolta avrà luogo in paese a fine settembre, ma i volontari stanno già raccogliendo i frutti della canapa, ad un ritmo di cento piantine al giorno. Le piantine sono sane e rigogliose; la scommessa della Pro Loco può dirsi vinta, anche è perché il numero di persone coinvolte, tra curiosi e addetti ai lavori, è stato sorprendentemente alto. «Tanta gente è venuta a visitare in questi mesi la nostra coltivazione – prosegue Moscatelli –

confrontandosi con noi sui benefici di questo tipo di canapa e proponendo idee e progetti nuovi». Il destino della marijuana di Orino è già decisa; la gran parte delle florescenze, che ovviamente subiranno tutti i trattamenti previsti, verrà destinato alla realizzazione di tisane, con cui verranno omaggiati i volontari della Pro Loco, i quali hanno creduto e lavorato al progetto.
«Una parte verrà destinata ad un birrificio di Varese che realizzerà una birra alla canapa» anticipa Moscatelli. Un’altra qualità di questa pianta perfettamente legale, perché contenente una concentrazione del principio attivo Thc nei limiti previsti dalle norme, è quella di poter essere utilizzata in vari campi. «Della canapa non si butta via niente – sottolinea il presidente della Pro Loco – tanto è vero che con i cosiddetti scarti un artista sta realizzando dei braccialetti, senza considerare le possibilità offerte dalla bioedilizia per realizzare dei mattoni su cui stiamo lavorando».

Un altro merito dell’operazione ideata a Orino è quella di aver contribuito a riaprire il dibattito attorno alla canapa, anche a livello nazionale, per riscoprire tutti gli effetti benefici di questa pianta “maledetta” e messa al bando. In Valcuvia, visto il successo della coltivazione di quest’anno, si pensa già alla semina 2016. «La Pro Loco da sola non può farcela, anche perché l’obiettivo è aumentare il numero di piantine da seminare – spiega Moscatelli – l’idea è quella di costituire un consorzio dove possano confluire altre associazioni, cooperative e privati; tre agricoltori della zona si sono già proposti per coltivare la canapa il prossimo anno nei loro campi». E chissà che la marijuana, oltre a fornire i propri benefici frutti a livello alimentare, non contribuisca anche a far crescere l’occupazione sul nostro territorio.