Gallarate, prostitute cinesi in via Riva

Avevano preso in affitto un appartamento in una palazzina signorile di Gallarate in via Riva, ma anziché ospitare amici e parenti per condividere del tempo insieme, accoglievano clienti a cui fornivano, dietro pagamento in contanti, prestazioni a luci rosse. La palazzina ad alto tasso erotico è stata smascherata dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Gallarate nell’operazione ribattezzata “lanterne rosse”.

Gli investigatori hanno portato alla luce un giro di prostituzione cinese: secondo la loro ricostruzione, infatti, erano almeno una decina le ragazze asiatiche che si davano da fare all’interno della palazzina. Sono finite nei guai due donne cinesi, entrambe di 50 anni, che gestivano il vorticoso giro a luci rosse: le due adesso dovranno rispondere dell’accusa di sfruttamento della prostituzione.

Le due asiatiche, al termine delle indagini condotte dai finanzieri, sono state denunciate a piede libero. Ma andiamo con ordine. I controlli hanno preso impulso dopo una serie di segnalazioni. Gli investigatori, infatti, hanno subito riscontrato movimenti anomali in un appartamento di un palazzo di pregio della città.

Un luogo apparentemente insospettabile per mettere in piedi un business che, invece, produce degrado e non passa di certo inosservato. Dopo una lunga serie di appostamenti mirati, pedinamenti e controlli effettuati anche attraverso l’ausilio di apparecchiature tecnologiche, gli investigatori hanno ricostruito il giro di prostituzione nel quale erano coinvolte una decina di ragazze.

La palazzina, diventato punto di incontri erotici durante tutte le ore della giornata, è passata al setaccio per diversi giorni durante i quali è stato possibile ricostruire il quadro completo individuando anche le due persone che avevano in mano il business, sfruttando le connazionali.

Nelle ultime ore, però, il traffico erotico è stato interrotto: i militari hanno sequestrato una notevole quantità di materiale legato all’attività illecita, ma anche l’appartamento, di proprietà di una famiglia gallaratese.

Pagavano l’affitto in nero

Stando agli accertamenti della Finanza, le ragazze pagavano l’affitto in nero, tanto che non risulterebbe alcun contratto registrato. Ma le indagini stanno proseguendo: è, infatti, in corso la ricostruzione dell’intero giro d’affari dei soggetti coinvolti nell’attività illecita per capire se ce ne siano anche altri. Si indaga anche sotto il profilo fiscale, rispetto ai proprietari dell’immobile.

Nel corso delle attività sono stati notificati anche due decreti di espulsione nei confronti di due cittadine cinesi, clandestine.

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