Il divorzio in Comune è low cost L’addio costa come una pizza

Sempre a patto che i coniugi siano d’accordo, che non ci siano figli minori a carico e che non ci siano trasferimenti di denaro

– Quando l’amore finisce, cominciano i guai. Ma divorziare adesso costa meno che andare a mangiare una pizza, a patto che i due coniugi siano d’accordo, non ci siano figli minori a carico e non ci siano trasferimenti di denaro.

Non riguarderà una casistica amplissima di coppie «scoppiate», ma è già stato soprannominato «divorzio facile» ed è una novità del decreto Renzi entrata in vigore l’11 dicembre scorso e recepita dalla giunta comunale di Varese ieri pomeriggio.
In pratica, pagando 16 euro, se in possesso dei requisiti previsti, una coppia potrà separarsi e divorziare in Comune, in tempi brevi.

L’articolo 12 della legge 162 del 2014 prevede la possibilità per i coniugi di comparire direttamente davanti al sindaco – o a un ufficiale di stato civile del Comune – per concludere un accordo di separazione, di divorzio o di modifica delle precedenti condizioni di separazione o di divorzio. L’assistenza degli avvocati difensori è facoltativa.
Tale modalità semplificata è a disposizione dei coniugi solo quando non vi siano figli minori o portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti,

e a condizione che l’accordo non contenga patti di trasferimento patrimoniale.
Quindi è una minoranza, dal momento che si stima che oltre il 73 per cento delle separazioni e il 66 per cento dei divorzi riguardano coppie con figli, minorenni nella maggior parte dei casi.
Ma, se la coppia entra nella casistica, il “divorzio facile” può assicurare un risparmio di circa duemila euro (tale è il costo medio di un divorzio consensuale).
Pur trattandosi di una procedura semplificata, la legge, per assicurarsi che la decisione si stata ben ponderata, prevede un doppio colloquio con l’ufficiale di stato civile a distanza di non meno di 30 giorni.
Inoltre, per presentare la domanda di divorzio, bisogna comunque lascia passare tre anni dalla separazione.

Il “divorzio facile” – con l’articolo 6 della legge 162 – prevede anche la possibilità di negoziazione assistita da uno o più avvocati per le soluzioni consensuali di separazione, di divorzio e di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.
Chi è interessato ad adottare tale nuova procedura deve rivolgersi esclusivamente a un avvocato per la verifica dei presupposti di legge e per tutti gli adempimenti normativi previsti.
In questo caso, la coppia più avere figli, ma il procedimento ha un iter più lungo perché deve passare dal tribunale.
È già possibile fissare un appuntamento di “divorzio facile” in Comune. All’atto della conclusione dell’accordo dovrà essere corrisposto il diritto fisso pari a 16 euro, con pagamento in contanti.