Il medico di famiglia «L’ennesima presa in giro»

Pos obbligatorio anche per gli studi medici e odontoiatrici. Secondo la norma saranno accettabili dal professionista solo bancomat e non carte di credito. Sono in molti i medici di medicina genreale, meglio noti come medici di famiglia, che non posseggono un Pos nel proprio studio.

«Mi sto informando – spiega il dottor- su quelle che sono le convenzioni e le diverse condizioni. Devo dire che fatturando tutto non riesco a capire l’utilità di questa imposizione: mi sembra un’altra invenzione per girare soldi alle banche».

Il paziente che si rivolge al medico di medicina generale per prestazioni a pagamento, lo fa se necessita di un certificato medico che attesti la buona salute per l’iscrizione in palestra o per le prime patenti, oppure per il rilascio di un certificato di invalidità. «Faccio tra i 90 e i 100 certificati all’anno: si tratta di volumi bassi che si aggirano tra i 4 mila e i 4.500 euro all’anno. Mi sembra assurdo ricercare l’evasione in settori che hanno volumi d’affari così bassi».

Il problema sono, come sempre, l’aumento del caro vita a fronte di un periodo di recessione e di un mancato rinnovo della convenzione della categoria. «Le spese legate a tasse e bollette continuano ad aumentare – continua Damiani – Noi medici ci dovremmo ora far carico anche di un canone annuale, una spesa una tantum per avere l’apparecchiatura, una percentuale sulle transazioni. Ovviamente non possiamo scaricare questi oneri sui pazienti perché non sarebbe giusto, ma non è giusto nemmeno chiederci questo ulteriore sforzo visto che la nostra convenzione come medici di famiglia non viene rinnovata da anni. Si tratta dell’ennesima presa in giro. Capisco che le banche non possano lavorare gratis, ma che il Governo trovi il modo di azzerare i costi di gestione».

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