«La nostra terra ama il cinema» Busto alza il sipario sul Baff 2015

La rassegna dedicata al grande schermo scalda i motori in attesa dell’esordio di aprile. Il presidente Munari: «Edizione formato Expo». Il sindaco Farioli: «Pronti a sognare»

– Inizia ad aprirsi il sipario sul Baff 2015, formato Expo: «La settimana del festival è la festa di un territorio vicino al cinema» annuncia il direttore artistico. Ma il Baff è sempre più lungo tutto l’anno. «Anticipiamo Expo ma lo seguiremo con diverse iniziative nel corso dei mesi» svela il presidente della BA Film Factory .
Sarà un festival ancora più vissuto quello dell’edizione di Expo, dal 18 al 24 aprile. «Il cinema – ribadisce il sindaco (e delegato alla cultura) di Busto Arsizio – non sono solo paillettes, ma un’occasione di prosperità economica per tutto il territorio. La capacità di sognare è quello su cui si fonda questa ennesima scommessa».

Sogni concreti: il Baff vuole accentuare la vocazione di vetrina di un percorso che dura 12 mesi. Ecco perché tra le novità dell’edizione 2015 ci sarà, rivela Farioli, «un premio alle Film Commission, cosa mai vista ad un festival», oltre che la consegna di un “nastro d’argento”, il premio Lello Bersani ad . Non mancheranno grandi nomi: dalla madrina , che sarà presente alla serata inaugurale, a quella finale e ad una masterclass all’Icma (una delle tante che ospiterà l’istituto diretto da , colonna del Baff), all’ex ministro , che presenterà in anteprima la sua opera seconda “I bambini sanno”, fino al vulcanico , protagonista del documentario a lui dedicato “Sgarbistan”, senza dimenticare l’omaggio a . «Sarà un festival sotto il segno della commedia» annuncia il direttore artistico Steve Della Casa, confermatissimo dopo il successo dell’edizione 2014.

Punterà ancor di più sull’idea di un festival costruito sul modello dei «contenuti extra» dei dvd. «Siamo in una città e un comprensorio in cui c’è grande attenzione nei confronti del cinema, dal punto di vista didattico con l’Icma, industriale con la BA Film Commission, ma anche popolare – sottolinea Della Casa – qui c’è la maggior concentrazione di cineforum d’Italia e ci sono diverse sale che resistono e fanno una programmazione che nei multiplex non si vede.

Dal 13 aprile farò il tour dei cineforum perché il festival dev’essere una festa per un pubblico così attento e competente».
Oltre che «avvicinare i giovani al vero cinema italiano», come ricorda , che concura il programma Made in Italy-Scuole. «Dietro al Baff c’è un grande gioco di squadra» ammette il presidente del Baff . «Quest’anno viviamo in una congiuntura favorevole, a ridosso di Expo. Ci saranno diverse iniziative targate Baff per tutti i sei mesi dell’esposizione». Tra cui un evento in collaborazione con l’ambasciatrice Expo , bustocca, direttore de La Cucina Italiana.