La Valle Olona si prepara a diventare una grande città

Città metropolitana, Busto e la Valle Olona sono pronti. A settembre parteciperanno alle commissioni di studio messe a punto dal Comune di Milano e dagli altri enti locali della Provincia di Milano in vista del primo gennaio, quando la nuova istituzione metropolitana dovrebbe prendere il via.

Il percorso per la costituzione del nuovo ente, finora “risparmiato” dalle turbolenze della riforma delle province (che invece sono prossime allo svuotamento dei poteri, come stabilito dal disegno di legge presentato nei giorni scorsi dal governo Letta), entra nel vivo nel mese di settembre.

Al rientro dalle ferie, saranno attivati quattro tavoli di lavoro tematici (rispettivamente dedicati a trasporti e mobilità, ambiente e servizi metropolitani, pianificazione urbanistica, sviluppo economico e sociale) che delineeranno quali funzioni, e quale rapporto con i Comuni che ne faranno parte, avrà la futura Città metropolitana di Milano. Ai tavoli sono stati invitati anche quei Comuni della Provincia di Varese (Busto Arsizio, Saronno e Caronno Pertusella) che in consiglio comunale avevano espresso una propensione per aderire alla Città metropolitana insieme agli enti della Provincia di Milano che ne farebbero parte di diritto.

Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli ha già ottenuto un mandato dai colleghi della Valle Olona per fare da punto di riferimento territoriale dell’Altomilanese sul tema, ma il mandato potrebbe allargarsi anche all’area del Gallaratese e di Malpensa, che avevano già partecipato al dibattito su provincia e città metropolitana un anno fa. In questo modo alle quattro commissioni di studio parteciperebbero non solo i rappresentanti del Comune di Busto Arsizio ma anche dei Comuni della Valle Olona, per valutare se il percorso che emergerà potrà essere interessante per valutare un’adesione al nuovo ente.

«Il consiglio comunale mi ha dato un mandato chiaro – fa sapere Farioli – se l’Altomilanese riuscirà a ritagliarsi un ruolo nella Città metropolitana potremo aderire, altrimenti, se dovesse prospettarsi un ruolo da “periferia dell’impero”, potremo perseguire altre strade previste dalla riforma delle autonomie locali».

A. Ali.

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