Legambiente festeggia 20 anni

Dalla raccolta differenziata al recupero dell’oasi Boza, dal progetto Cernobyl all’educazione ambientale: sono tante le attività organizzate dal circolo cittadino di Legambiente, che ha festeggiato domenica i suoi primi 20 anni.

Il Cigno Verde cassanese nacque all’indomani della vittoriosa battaglia contro l’inceneritore per i rifiuti ospedalieri in via Cellini: esperienza da cui deriva il nome stesso del circolo “Il Presidio”, così chiamato in memoria dell’occupazione portata avanti per un anno, allo scopo di impedire la lavorazione del pattume.

Non è un caso se la prima iniziativa dell’associazione fu la promozione della raccolta differenziata porta a porta. Legambiente lanciò la proposta all’allora sindaco , che incaricò i volontari del sodalizio di consegnare casa per casa sacchi e secchielli, spiegando alle famiglie come separare gli scarti domestici. Cassano fu così pioniera in questo servizio nel Varesotto e, da allora, «è sempre stata premiata fra i Comuni più “ricicloni”», sottolinea , presidente del gruppo, facendo riferimento alla classifica stilata ogni anno dai vertici nazionali di Legambiente.

Significativo è stato inoltre il contributo del Cigno Verde alla riqualificazione dell’oasi Boza, in collaborazione con la Lipu (Lega italiana protezione uccelli), cui Uslenghi affidò la gestione dell’area protetta. Area tuttora al centro del programma di educazione ambientale promosso da Legambiente, che coinvolge gli studenti delle scuole cassanesi, ma anche di altri istituti fuori città, come il centro di formazione professionale Ciofs di Castellanza.

Sempre l’associazione ambientalista attivò il progetto Cernobyl: fra il 2000 e il 2006, a Cassano furono ospitati, grazie alla disponibilità di decine di famiglie, centinaia di bambini bielorussi, provenienti da una delle zone più contaminate dall’incidente nucleare del 1986. Coordinatrice dell’iniziativa fu , oggi direttrice regionale di Legambiente.

A tutte le amministrazioni comunali, come puntualizza , responsabile dell’educazione ambientale, «abbiamo sempre offerto la nostra collaborazione, trovando disponibilità al dialogo prima nella giunta Uslenghi e ora nell’esecutivo Poliseno, dopo gli “anni bui” del sindaco ». Con l’attuale governo cittadino, riferiscono Gnocchi e Piludu, addetto ai lavori manuali, «stiamo lavorando a un progetto che permetta ai cassanesi di “adottare” spazi verdi pubblici», tra cui il parchetto di via San Francesco, creato dai residenti nei dintorni. Uno spazio dove Legambiente ha piantato un albero in memoria del socio.

Insomma, conclude il presidente, «siamo un’associazione radicata sul territorio, dove abbiamo finora collaborato con molte realtà, come le Acli, il circolo Garibaldi e gli oratori, in particolare quello di San Pietro».

© riproduzione riservata