L’Inps li lascia senza quattrini E addio controlli alle aziende

Più di due mesi senza ispezioni nelle aziende, perché l’Inps ha deciso di tagliare i fondi ai propri ispettori.

A Varese i datori di lavoro disonesti hanno vita facile, perché chi dovrebbe controllare che siano in regola con i contributi non ha i soldi per potersi muovere dall’ufficio.

È la denuncia dei sindacati della Funzione Pubblica Cisl e Cgil, che raccontano come sia praticamente impossibile, per gli ispettori Inps varesini, fare il proprio lavoro.

«Da fine luglio alla prima decade di ottobre le ispezioni hanno avuto un vero e proprio blocco – dice referente provinciale Cisl per i lavoratori del settore pubblico – perché l’Inps non aveva fondi per pagarci le missioni fuori città o fuori dall’orario d’ufficio, e nemmeno per rimborsarci la benzina».

«Abbiamo portato avanti l’attività ispettiva solo a Varese, dove potevamo raggiungere le aziende con una spesa minima, e solo di giorno, in settimana» continua.

Per più di due mesi, quindi, le ispezioni sono state pochissime e, soprattutto, poco efficaci, perché da Roma hanno deciso che non c’erano i fondi per pagare le uscite. Il costo di un’ispezione per l’ente previdenziale è di dieci euro per otto ore di lavoro fuori ufficio ad ogni ispettore, più un rimborso chilometrico pari ad un quinto del prezzo della benzina.

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