Michol nell’olimpo del salto L’amazzone diventa mondiale

All’esordio ai massimi livelli, Michol Delsignore fa subito centro. E torna con una vittoria dal concorso ippico di Arezzo dedicato a Luciano Pavarotti.

Un vero assolo quello della giovane amazzone di Castellanza, 22 anni, che si è fatta valere nel weekend ad Arezzo allo Csio di San Marino, un concorso di salto internazionale ufficiale (se ne tiene uno per ogni nazione, come per i GP di formula uno) di alto livello.

Invitata come una delle due under 25 chiamate dal ct della nazionale azzurra Hans Horn a misurarsi con i migliori al mondo (età media sui 45 anni) nel salto ad ostacoli, Michol ha fatto faville. Nella prima giornata di giovedì si è qualificata subito con il nono tempo, poi venerdì nella gara di apertura (un metro e 40 a tempo) in sella a Lordiana con il suo percorso netto ha sbaragliato la concorrenza, tra cui mostri sacri come Rodrigo Pessoa oppure come Athina Onassis, la nipote dell’armatore, e il marito brasiliano Doda Miranda, piazzandosi al primo posto.

Domenica si è quasi ripetuta, in sella a Zingara: seconda dietro all’altro azzurro Natale Chiaudani.

Per la giovane promessa dell’equitazione azzurra, che si allena alla scuderia International Horses di Busto Garolfo con il trainer Ivan Rigoldi, il successo nel concorso in memoria di Luciano Pavarotti è una consacrazione.

«Era il mio debutto in una competizione di questo livello, che rappresenta l’ultimo passo prima dei campionati europei e mondiali – racconta una raggiante Michol, che gareggia in ambito internazionale da quando aveva 16 anni – sono molto contenta di questi risultati, di fronte ad alcuni dei migliori trenta del ranking mondiale. Ora arriva la stagione indoor e mi preparo alle chiamate del tecnico della nazionale».

Nel mirino c’è un concorso a tre stelle a Vienna ma soprattutto l’appuntamento, molto sentito dagli italiani, della Fieracavalli di Verona, al quale l’amazzone tiene molto.

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