Missoni e l’arte: sosì il Maga vuole ricordare lo stilista

In primavera si aprirà la mostra che attraverserà la sua opera: «Lui univa la moda e la pittura»

– Un omaggio ad . Così il Maga accompagnerà il 2015, l’anno di Expo: con una mostra che raccoglie l’opera dello stilista e degli artisti che ne hanno influenzato la poetica, che si aprirà la prossima primavera.

L’incontro decisivo per definire l’accordo con la Fondazione Missoni è in programma la prossima settimana. Ed è stato preceduto, venerdì, da un tavolo tecnico con Edilcorema, l’azienda che ha vinto l’ultimo appalto per la ricostruzione del museo distrutto da un incendio il 14 febbraio dello scorso anno.
«Ci interessava capire se il capitolato, che prevede la consegna delle opere in 120 giorni, verrà rispettato», spiega il sindaco , «e abbiamo avuto la conferma». Il fattore “tempo”,

infatti, è fondamentale: non si può pensare di organizzare una mostra così importante.
Con queste garanzie, «la settimana prossima andremo ad incontrare la famiglia Missoni, che sponsorizza la mostra al 50%». In totale l’esposizione costerà alla Fondazione Zanella, la realtà che gestisce il Maga, 800mila euro. «Il comune», precisa il primo cittadino, «coprirà il 25% dei costi. Proprio lunedì la giunta stanzierà un contributo da 200mila euro».
Il minimo per onorare un’artista che è partito da Gallarate, dove aprì la sua prima fabbrica nel lontano 1953, per costruire un impero della moda. La mostra non aprirà in coincidenza con l’avvio di Expo, ma subito prima. O subito dopo.
«Vogliamo evitare che l’inaugurazione si accavalli con uno dei tanti eventi legati all’esposizione universale», spiega Guenzani. La mostra, però, dovrebbe comunque rimanere aperta fino alla fine di Expo.

«Non vogliamo dire che Missoni abbia guardato a qualcuno, ma evidenziare delle assonanze», precisa , direttrice del Maga. «L’obiettivo di questa mostra è quello di far capire che ci sono dei punti di contatto molto forti tra l’aspetto creativo della moda e quello dell’arte».
Del resto, prosegue, «Missoni ha anche dipinto, è stato un’artista e ci piaceva mostrare questo suo lato, che poi è il cuore della ricerca suo e della moglie Rosita». Un lavoro, il loro, che «rappresenta il punto in cui l’arte e la moda si incontrano, pur nella loro indipendenza». E che il Maga di Gallarate celebrerà la prossima primavera, ricordando così la figura dello stilista scomparso lo scorso anno.