Moria di piccioni: c’è chi li avvelena?

Nell’ultimo mese sono una decina gli esemplari apparentemente sani trovati a terra senza vita. L’Asl nega emergenze e campagne di abbattimento. I residenti: «Danno fastidio a qualcuno?»

VARESE – Piccioni morti: è giallo. Il conto dei volatili stramazzati al suolo è salito a dieci. Cresce il sospetto che ad avvelenarli sia stato qualcuno che vuole liberarsene, magari perché gli uccelli gli hanno colonizzato un sottotetto, riempiendo di conseguenza la zona di escrementi e di piume.
La moria di piccioni è iniziata alla fine di settembre e dura tutt’ora. I volatili sono stati trovati morti nel centro storico, in via Carletto Ferrari, e vicino alla scuola elementare Marconi.

Un cittadino ha raccontato di aver trovato un piccione morto e di essersi rivolto all’Asl, ricevendo come risposta, dall’altro capo della cornetta del telefono, di buttarlo semplicemente nella spazzatura.
Abbiamo dunque contattato l’azienda sanitaria per capire il perché di quella risposta. «Non abbiamo ricevuto segnalazioni di piccioni morti, ma rinnoviamo la disponibilità a intervenire – risponde l’Asl – Quindi, se dovessero esserci altri ritrovamenti, i cittadini possono segnalarli chiamando il centralino, che passerà la telefonata al settore di competenza.

Un addetto uscirà per rendersi conto sul campo di cosa sta succedendo. Nel caso, procederà ad ulteriori analisi».
Nel frattempo, il rione continua ad interrogarsi sulle cause che possono aver scatenato la moria dei pennuti. Gli uccelli morti avevano tutti una caratteristica: erano ben pasciuti, con un bel piumaggio sano. Niente, dunque, fa pensare a una malattia.
I volatili non risultano neppure feriti. «Ho visto qualche piccione morto nella via centrale del paese – dice una dipendente del bar Le Delizie di piazza Sant’Evasio – Sinceramente non so cosa possa essere successo. Magari quegli uccelli sono stati avvelenati da qualcuno che non li sopporta. Oppure hanno mangiato qualcosa di nocivo. Comunque, non credo che si sia mai verificato un fenomeno simile fino ad ora, qui a Bizzozero».
L’ipotesi dell’avvelenamento è la più accreditata, anche perché il nucleo faunistico della Provincia di Varese conferma che non ci sono piani di abbattimento in corso in città. All’abbattimento, inoltre, si ricorre in situazioni estreme, per contrastare vere e proprie infestazioni. In quei casi, inoltre, i piccioni uccisi vengono subito rimossi e non lasciati al suolo.

Il nucleo faunistico conferma anche che non è stata comunicata la presenza di patologie o di malattie particolari che interessano i piccioni. Un altro elemento che avvalora l’ipotesi dell’avvelenamento.
Va specificato che i piccioni, a Bizzozero, sono presenti. Ma non in numero tale da costituire un problema.
Frequenti sono invece i casi di persone che ricorrono a rimedi illeciti per liberarsi dei piccioni, animali reputati fastidiosi e brutti.
Ma attenzione: stiamo parlando di uccelli selvatici che sono patrimonio dello stato. Avvelenarli costituisce un reato penale. Se davvero qualcuno sta spargendo veleno smetta subito, altrimenti potrebbe passare guai seri.
Tanto più se quelle sostanze finissero per essere ingerite da bambini o da animali domestici.