«Non smetteremo di aiutare i siriani»

VIDEO: Greta Ramelli torna a parlare con i giornalisti e sottolinea il legame con Vanessa: «Ci siamo sostenute a vicenda»

Greta Ramelli, dopo l’accoglienza ricevuta dalla sua Gavirate, torna a parlare con i giornalisti, rilasciando poche, ma significative, dichiarazioni.
Liberata il 15 gennaio, Greta si è soffermata sul rapporto con l’amica Vanessa Marzullo, anche lei rapita lo scorso 31 luglio e sulla volontà di continuare a fare del bene in Siria.

Ciao Greta. Bentornata. Con tutto il cuore. Ti dico la verità, non per tutti è cosi.
Comprendo che rimarrai sorpresa e stupita, ma in questi mesi tu e Vanessa siete state al centro di furiosi dibattiti. L’Italia si è spaccata. Siete state radiografate, insultate o comprese, compatite o difese. Ed io – lo so, può sembrare incredibile – come Paolo sulla via di Damasco, sono rimasto folgorato. Ed ho capito.
Questa nazione non potrà

mai andare a rotoli, qualunque cosa succeda. Tu non hai idea di quante persone sanno tutto! Professori, luminari, scienziati in svariati campi. Siamo in una botte di ferro. Sanno di riscatti, di geopolitica, di economia, di servizi segreti. E poi il volontariato.
È pazzesco, a quanto si legge sui social, scoprire quante migliaia di persone si adoperano per gli altri in casa propria, esprimendo, dunque, giudizi universali sulle scelte esclusive delle persone.
Tu e Vanessa avete commesso un imperdonabile errore. A vent’anni, nell’era della tecnologia, è vietato coltivare passioni forti, fuori dal coro. Per sognare dovete dormire. Greta, anche tu però… alla tua età devi impazzire di social, vibrare di selfie con le smorfie, annegare negli apericena, piangere con i tronisti. Ed invece hai scelto la via del dolore… Non te la perdonano, Greta. Non ti perdonano di avere anima, cuore, entusiasmo, un cervello funzionante. La vita si plasma con l’esperienza.
Ora prendi fiato, riposa, ripensa, rifletti, rivivi ogni secondo. Pensa agli errori, a ciò che di buono ti ha lasciato codesto pezzo di vita parallela.
E ti aspettiamo, Greta. Tutti i bambini della Scuola Calcio del Varese ti aspettano per salutarti, abbracciarti, ringraziarti.
Perché c’è un mondo che non è fatto solo di insulti e cattiverie, egoismo e giudizi sommari. Noi facciamo parte di quel pianeta. E ti vogliamo bene.