03 Dic 2013
di 
1 minuto di lettura
Benedizioni natalizie a scuola: la chiesa dei Santi Evasio e Stefano prende posizione. «O durante l’orario delle lezioni o niente, quindi niente benedizione alla Marconi».
Don, parroco di Bizzozero, domenica scorsa, durante le messe della giornata, ha fatto sapere che lui non benedirà la scuola elementare del rione al di fuori dall’orario scolastico.
Rifiutando quindi la proposta che avrebbe avanzato la preside del comprensivo 4. Di conseguenza la scuola Marconi quest’anno non verrà benedetta per Natale. La preside , infatti, nel suo plesso scolastico, si attiene al testo unico dell’istruzione del 1994. Il quale, all’articolo 311, vieta di svolgere pratiche religiose in orario scolastico nelle classi con alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione.
Le preside è stata chiara: «Ci fosse a scuola anche un solo bambino che non si avvale dell’insegnamento religione cattolica, noi insegnanti dovremmo trovare le forme organizzative giuste affinché il bambino non si senta escluso. Altrimenti i genitori potrebbero presentare ricorso». Da qui l’orientamento della preside a spostare la benedizione dopo le lezioni (scelta che dovrebbe essere condivisa con il consiglio di istituto).
Ma don Nino non ci sta: «Ho già tante cose da fare, perché mi devo mettere a benedire la scuola quando è chiusa?». Ma non solo: il parroco vede nel rigore della preside una «scusa laicista tesa a marginalizzare la fede cattolica della maggioranza dei bambini. Tutto usando la scusa dei non cattolici che, per altro, non si sarebbero detti contrari al rito».
© riproduzione riservata
