Patronale di Borsano all’insegna dei Magi

A Borsano la Patronale all’insegna dello storico episodio del passaggio delle reliquie dei Magi. Il cardinal Tettamanzi benedice i malati. L’orgoglio del parroco don : «Guardi, eminenza, che comunità scintillante».

Il sacerdote del quartiere più a sud di Busto lo ha detto quando a tutti i presenti, nella solenne messa pontificale celebrata dall’arcivescovo emerito di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, sono state consegnate le corone dorate da indossare per commemorare gli 850 anni del passaggio da Borsano delle reliquie dei Re Magi.

«Siamo una comunità in cammino alla ricerca del bene, proprio come era capitato ai tre Re» sottolinea don Mauro. Tettamanzi, già diverse volte in visita in città quando era in carica, ha regalato la sua presenza alla comunità di Borsano nel giorno della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo: «Una comunità ricca e solidale». Al termine della lunga cerimonia di ieri mattina, ha chiamato a sé i malati del quartiere, accompagnati in carrozzina o dai parrocchiani del servizio d’ordine: si sono seduti in prima fila per ricevere la benedizione papale e l’indulgenza. Ma soprattutto l’affettuosa “carezza” ideale del cardinale: «Stiamo vicini a chi soffre e a chi ha bisogno. Gli ultimi devono essere amati e aiutati con la preghiera».

Tettamanzi, che ha appena compiuto ottant’anni, è sempre molto attivo in giro per la diocesi, anche per sostenere il fondo famiglia e lavoro da lui avviato per rispondere alla crisi economica. In prima fila in Chiesa c’erano anche il sindaco di Busto Arsizio insieme al suo omologo di Dairago, antica sede della Pieve sotto cui era Borsano. Nel pomeriggio, con qualche difficoltà dovuta al maltempo che aveva trasformato la via San Pietro in un vero e proprio fiume d’acqua, si è comunque tenuta la parata medievale nel ricordo del passaggio da Borsano delle reliquie dei Magi, 850 anni fa, nel 1164, quando l’imperatore Federico Barbarossa le consegnò al signore di Colonia, l’arcivescovo Rainaldo di Dassel sotto la cui giurisdizione era anche la Pieve di Dairago.

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