Piazza Giovine Italia chiusa al traffico? Macché, da qui passa un’auto al minuto

Su suggerimento di alcuni commercianti, venerdì abbiamo voluto vederci più chiaro. Orologio e regolamenti alla mano, abbiamo scovato gli abusivi. Anche sui posti disabili

– Che senso ha istituire una zona pedonale se in molti non la rispettano? La domanda nasce spontanea, almeno dopo essersi fatti un giro tra piazza Giovine Italia, via Donizetti e via Rossini. La situazione di venerdì mattina alle ore 11 era la seguente: cinque posti riservati ai disabili erano occupati da auto, di cui quattro provviste di regolare pass. Una, di conseguenza, era “abusiva”.
Cronometro alla mano, abbiamo constatato che da piazza Giovine Italia passa un’auto al minuto, provocando un certo disagio tra i pedoni che devono tirarsi da parte tirandosi dietro bambini, passeggini e cani.

Delle auto che entrano nella zona pedonale molte sono previste di pass disabili, ma non tutte.
E c’è chi ha visto clienti accostare ai negozi, mettere le quattro frecce, e fare commissioni come niente fosse.
Se il pedone, per evitare di doversi spostare all’arrivo delle auto, scegliere di camminare rasente alle pareti dei negozi incontra comunque intralci per via dei tanti furgoncini alle prese con lo scarico delle merci. C’è un cartello che a chiare lettere spiega che i veicoli merci sono autorizzati nei seguenti orari: dalle 7.30

alle 10, dalle 15 alle 16, dalle 19.30 alle 21. Ma, a giudicare dalla scioltezza con cui i mezzi scaricano a tutte le ore, si direbbe che i conducenti non temano di essere richiamati al rispetto delle regole.
Forse sono convinti che l’unione faccia la forza, dal momento che in via Donizetti, durante il nostro sopralluogo delle 11, di furgoncini ce ne erano addirittura tre. Tutto mentre in via Griffi due veicoli erano parcheggiati l’uno di fianco all’altro, arrivando a ostruire la strada.

Giovedì intorno alle 17 i vigili del comando di via Sempione hanno sanzionato alcuni veicoli in sosta vietata.
Ma, per far cambiare le abitudini ai maleducati, servirebbe un vigile in pianta stabile, cosa che il Comune non può permettersi.
«Settimanalmente vengono fatti controlli, o durante le ore pomeridiane o durante il turno serale, sia in divisa che in borghese – spiega, assessore alla Sicurezza – Chiaramente non posso garantire una presenza fissa e costante degli agenti in quanto la cattiva abitudine di parcheggiare in divieto di sosta o di trasgredire le regole del codice della strada è diffusa su tutto il territorio comunale, oltre agli ordini di servizio giornalmente assegnati alle varie pattuglie. La soluzione ottimale sarebbe quella, già in passato prevista, di installare una telecamera per rilevare le targhe che sanziona automaticamente i trasgressori che entrano nella ztl senza averne il permesso: siamo in attesa che gli uffici competenti provvedano all’acquisto e alla posa».
«Secondo me l’unico modo per portare ordine in quella zona è la telecamera – afferma , consigliere comunale di Liberi per Varese, nonché uno dei “pedonalizzatori” che ha contribuito a volere piazza Giovine Italia senza auto – Ci sono i cartelli con scritto che non si può entrare, ma la gente non li rispetta».

«Del resto qui si va in giro senza cinture, si parcheggia dove non si può. L’Italia è un Paese dove si fanno le regole e nessuno le vuole rispettare. Aspettiamo le telecamere, perché in altro modo la “furbizia” dei disonesti non si può controllare».
Certo, la telecamera porterà un po’ di ordine. Ma rimane una sconfitta della civiltà. Anche perché, organizzandosi un po’, i furgoni potrebbero comunque arrivare ai negozi, ma negli orari consentiti.