Poliziotti-007 con la penna da spia «Sotto attacco. E ci difendiamo»

Una penna stile 007, che può effettuare registrazioni audio e video, come dispositivo di sicurezza e di tutela per i poliziotti: l’idea arriva dal Sap, il sindacato autonomo di polizia, che ieri mattina ha scelto Varese per presentare l’iniziativa, in segno di solidarietà con gli agenti rinviati a giudizio per la morte di .

Una penna all’apparenza normalissima, che costa appena una trentina di euro ma che, secondo il segretario generale del Sap , può essere decisiva nella tutela di una categoria che «ormai da troppo tempo è sotto attacco da parte di quello che non esito definire “il partito anti-polizia”».

Il dispositivo verrà distribuito ai ventimila iscritti del Sap, un centinaio dei quali sono tra gli ottocento poliziotti in servizio in provincia di Varese.

Lo scopo è quello di poter documentare, spiega Tonelli, che «i colleghi non picchiano nessuno. Nel clima in cui siamo, però, con il partito anti polizia scatenato sui media, c’è bisogno di tutele per gli agenti. Le istituzioni e i nostri vertici non ci pensano, quindi lo facciamo noi, come sindacato».

Non è l’unica iniziativa che il Sap sta progettando, perché il caso Uva, con la sua vicenda giudiziaria a dir poco complessa e il clamore mediatico che l’accompagna ormai da anni, ha spinto il sindacato autonomo ad intervenire per «portare avanti un’operazione verità – spiega Tonelli – con la campagna mediatica orchestrata da chi se la prende con la polizia, infatti, il rischio è quello di mistificare la realtà dei fatti».

« Per questo abbiamo intenzione di aprire un sito web dal titolo “Verità e giustizia”, dove raccogliere filmati, documenti, e quanto sia necessario a dimostrare l’innocenza dei colleghi di Varese».

Tonelli ne è convinto perché, spiega, «il fatto che due pm diversi abbiano chiesto per quattro volte il proscioglimento vorrà pur dire qualcosa». In più il sindacalista, come già sottolineato nell’intervento apparso domenica su “Il Giornale”, teme l’effetto della scadenza dei termini di prescrizione: «Lascerebbero il vergognoso dubbio sulla testa dei colleghi. È come quando uno non è sposato, ma la gente continua ad additarlo come cornuto: alla fine sembra che lo sia davvero».

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