«Siamo grati per l’impegno dei nostri valorosi agenti. Sono l’orgoglio d’Italia»

I consiglieri regionali Alfieri e Marsico plaudono all’intervento tempestivo

Sesto San Giovanni è dietro l’angolo. Come dietro l’angolo era quel terrorista in fuga, ricercato in tutta Europa. C’è da aver paura. L’idea che quest’uomo abbia attraversato il cuore del vecchio continente seduto di fianco a qualche pendolare, con la pistola ancora fumante nascosta nello zaino e che l’abbia estratta per sparare a due agenti di polizia italiani mette i brividi. Eppure il primo sentimento che agita oggi il nostro paese è l’orgoglio, per quanto due giovani poliziotti, nell’ordinario esercizio delle loro funzioni, hanno compiuto. Un atto eroico? O semplicemente lavoro, un lavoro fatto di insidie e pericoli, sottopagato, magari precario. A loro è andato il primo pensiero di tutte le forze politiche.

Il consigliere regionale del Pd. e segretario regionale del partito, Alessandro Alfieri, ringrazia le forze dell’ordine per il lavoro straordinario. «Esprimo la mia vicinanza e il plauso per quanto è stato fatto, a nome del principale partito della Lombardia. Solidarietà e vicinanza rispetto a chi è stato ferito. Credo che siano persone che hanno fatto il loro lavoro, come tante altre persone delle forze dell’ordine in Italia fanno il loro lavoro in silenzio». Tuttavia «quanto è accaduto non è stato un colpo di fortuna. Esercito e polizia hanno intensificato i pattugliamenti nelle ultime settimane a Milano. Il loro lavoro non emerge quasi mai perché funziona e per questo è straordinario. Sono molto orgoglioso di loro».

«Un plauso per i valorosi agenti della Polizia di Stato che hanno dato dimostrazione di prontezza e di aver ricevuto un ottimo addestramento. Ci tengo molto a ringraziare questi due ragazzi e tutte le forze dell’ordine. Questa circostanza ci conferma ancora una volta che, pur in una situazione di insicurezza percepita, questi uomini sono presenti e fanno il loro lavoro» è il commento a caldo di Luca Marsico, consigliere regionale di Forza Italia. «Gli agenti meritano tutta la nostra riconoscenza. Le istituzioni hanno il dovere morale di elargire a questi ragazzi una retribuzione consona al rischio che corrono. Semplicemente grazie alla loro prontezza non ci hanno rimesso la vita».

Anis Amri, il terrorista ucciso a Sesto San Giovanni, era sbarcato a Lampedusa quando era ancora minorenne e aveva trascorso alcuni anni in carcere, a Palermo.
«Il nostro paese non è esente da rischi – ammette Alfieri – siamo immersi nel Mediterraneo. Bisogna tenere alta la guardia. C’è però da dire che, storicamente, la politica estera italiana è sempre stata attenta e equilibrata nei confronti del medio oriente e del mondo islamico. Questo non ci mette al riparo ma è un aspetto importante da tenere in considerazione».

Per quanto riguarda la questione degli sbarchi il consigliere PD fa notare come in questi anni si siano fatte tantissime espulsioni e che Renzi si è impegnato con forza in Europa anche per evitare questo tipo di situazioni. «C’è poi il problema della guerra in Libia – ha aggiunto Alfieri – Paghiamo il fatto che il centrodestra ha regalato le basi di Trapani per andare a bombardare quel territorio e così la rotta resta aperta… Certamente ci vuole un giro di vite,

ma non bisogna creare eccessivo allarmismo perché ci sono degli organismi che stanno lavorando per garantire la nostra sicurezza. A loro deve andare la nostra fiducia».
Mentre Marsico: «Il fatto di ritrovarci un terrorista a meno di 50 chilometri da casa fa venire qualche brivido lungo la schiena, anche perché bisogna capire se fosse in transito o se qui avrebbe trovato assistenza e ospitalità. A mio avviso qui aveva certamente un punto di riferimento. Si pone poi il problema di che arriva con i barconi. Ci sono i profughi, ma anche terroristi evidentemente. Da questa brutta storia emerge anche il fatto che il territorio italiano è coinvolto sia in andata che in ritorno. La Merkel e la Germania hanno fatto dell’accoglienza il punto fermo della loro politica sulla pelle degli altri…».